Turbogas di Presenzano: l’Amministrazione è accerchiata. Istituzioni e cittadini pronti alla battaglia

Turbogas di Presenzano: l’Amministrazione è accerchiata. Istituzioni e cittadini pronti alla battaglia

VAIRANO P. – Il significato dell’espressione “capitalismo di rapina” probabilmente non si intende completamente fino a quando non si viene a contatto con realtà che vivono sulla loro pelle gli effetti di uno sviluppo economico-industriale distorto, che ha come unici beneficiari gruppi di potere che impongono a politici (quando non intascano mazzette) e ai cittadini scelte scellerate, destinate a distruggere l’ambiente e a mettere in pericolo la salute pubblica. In questo senso, l’assemblea promossa dal “Comitato per la salvaguardia dell’Alto Casertano: NO Turbogas a Presenzano” (ieri sera, 28 settembre) ha rappresentato non solo un momento di autorganizzazione tra cittadini, associazioni e istituzioni per approntare una strategia comune da opporre al piano che prevede la localizzazione di una centrale a Turbogas da 810 mw (un clone di quella “dell’inciucio” già realizzata a Sparanise) sul territorio di Presenzano – a poca distanza da Vairano Patenora e dalla provincia di Isernia -, ma anche un confronto tra battaglie ambientaliste già affrontate o ancora in corso.

La testimonianza di lotte popolari vincenti come nei 4 casi di Pignataro Maggiore (dalla Q8 alla Piattaforma per i rifiuti industriali, dalla discarica provinciale per i rifiuti urbani fino alla centrale a biomasse) è stata portata dalla Rete Calena Beni Comuni, che ha ricordato anche lo scandaloso caso che ha riguardato la costruzione della centrale a turbogas di Sparanise, archetipo dell’affarismo sfrenato (favorito dall’accordo tra destra e sinistra, su un territorio a forte presenza camorristica con il clan Papa) e vicenda forse più vicina alla causa di Presenzano (se non altro per il tipo di impianto di cui si parla in entrambe le situazioni). Non poteva mancare, inoltre, un invito a fare causa comune con il movimento No Gas che si oppone alla costruzione del gassificatore di Capua e che, ancora in questi mesi, sta cercando di dissuadere la coppia Zinzi-Antropoli dagli scellerati propositi.

Nella location rustica del ristorante Navajo a Vairano Patenora, è arrivata anche l’offerta di aiuto del “Comitato NO Luminosa”, il quale è impegnato nella battaglia contro la realizzazione di un’altra centrale a Turbogas, quella che si vorrebbe costruire in area Ponte Valentino a Benevento. Tale vicenda si intreccia anch’essa con quella di Presenzano. Qualche anno fa, infatti, la società Luminosa e la Edison avevano presentato entrambe una richiesta per la localizzazione di una centrale a turbogas – rispettivamente – nel capoluogo beneventano e a Flumeri (nell’avellinese, ma a pochi chilometri da Benevento). I giudici del Tar del Lazio, però, hanno bloccato entrambe le autorizzazioni, poiché ritenevano che ne potesse essere impiantata una sola e se una delle due non avesse rinunciato al progetto, nessuna delle due avrebbe potuto avere il via libera. L’Edison, invece, nel frattempo ha presentato la stessa richiesta per Presenzano e, dopo aver ricevuto anche il placet dell’Amministrazione comunale guidata da Vincenzo D’Errico, ha abbandonato le mire imprenditoriali in terra sannita, favorendo la costruzione dell’eco mostro da parte dell’ex società concorrente.

Nel corso della serata sono intervenuti – tra gli altri – i ragazzi del comitato locale (nello specifico Mirco Sirignano), il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, il consigliere comunale Lino Martone, il presidente del Cna Caserta, Francesco Geremia, il consigliere comunale di minoranza di Presenzano, Giuseppina Conte, il consigliere provinciale di Isernia, Alfredo Ricci. Tutti hanno sottolineato che, con l’accordo siglato lo scorso 25 luglio tra l’Amministrazione comunale di Presenzano e la Edison s.p.a., si rischia di costruire una centrale a turbogas a ciclo combinato sulle rive del fiume Volturno, in un territorio che già ospita una centrale idroelettrica (nello stesso territorio di Presenzano), un cementificio a Venafro e la centrale di Sparanise. Proprio gli effetti della centrale idroelettrica sono stati mostrati in un video girato dai ragazzi del comitato. In alcune zone del territorio tra Presenzano e Vairano Patenora, la sola forza del campo elettromagnetico riesce a far illuminare un neon. La manifestazione si è conclusa con il concerto musicale di alcune band locali.

Alcune immagini e interviste a margine dell\’assemblea

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