PASTORANO – Di seguito il comunicato stampa del gruppo politico Viviamo Pastorano:
Il matrimonio è una delle tappe più importanti della vita di una persona, la realizzazione di un sogno per tante coppie che scelgono di intraprendere un percorso insieme basato sull’amore, la fedeltà e la fiducia. È una scelta libera e insindacabile. Eppure, da qualche tempo a Pastorano, si è verificata una situazione incresciosa a discapito di alcune coppie di futuri sposi. Questi hanno presentato una richiesta scritta al Sindaco e all’Amministrazione Comunale in cui chiedevano di far presiedere la promessa e il matrimonio stesso ad una persona del Paese, consigliere comunale del gruppo di minoranza nonché Pubblico Ufficiale, cioè l’ex Sindaco Giovanni Diana. Ciò in quanto motivati sicuramente da rapporti di stima e amicizia, maturati negli anni.
Nonostante ciò il Sindaco attuale si è opposto, negando agli sposi la loro richiesta. Noi del gruppo politico “Viviamo Pastorano” consideriamo ciò assurdo e ingiusto. Infatti, la legge stessa consente di delegare ad un libero cittadino la facoltà di presiedere i riti civili, su effettiva volontà degli interessati. Pertanto, in passato il Sindaco uscente Diana più volte ha concesso senza problemi tale delega, nel rispetto del volere dei cittadini che ne hanno fatto richiesta, e consapevole della conformità alla legge della stessa per la celebrazione civile delle nozze.
Perché allora il Sindaco Russo non ha concesso tale dovuto permesso?
Sicuramente egli avrà pensato che qualcuno avrebbe potuto adombrarlo, ostacolando il suo unico e inviolabile potere decisionale. Perciò, alla fine, lo stesso ha ritenuto opportuno concedere tale facoltà al vicesindaco, rinunciando egli medesimo a tale funzione. Questo atteggiamento denota la totale mancanza di rispetto nei confronti dei richiedenti, l’assenza di democraticità di fronte ad una libera scelta e, pertanto, il forte potere deliberativo di un presunto leader che vuole, in ogni occasione, predominare.
Arroganza e protagonismo prevalgono sul senso civico e la libertà personale. Ciò è inconcepibile in un Paese libero e civile, lì dove la legge ne garantisce l’applicabilità, mettendosi a disposizione dei cittadini. Auspichiamo, pertanto, che tali ingerenze e scorrettezze non si verifichino più: affinché almeno quel giorno così importante sia lasciato libero al volere degli sposi. La loro felicità, infatti, vale più di ogni altro interesse!
C.S.