BELLONA – La legge italiana favorisce i favoritismi e… l’affidamento diretto va direttamente al fratello del vicesindaco. Il direttore dei lavori alla scuola elementare di Bellona risulta difatti Pino Mauro Sarcinella, fratello del dott. Giovanni Sarcinella vicesindaco e delegato a politiche socio-sanitarie, contenzioso e cultura. Il caso ha provocato dilaganti polemiche tra i cittadini per l’evidente atto di favoritismo nei riguardi di un parente stretto di un componente della Giunta Comunale. Insomma, i soldi pubblici circolano in famiglia e la normativa lo consente.
L’affidamento diretto – o amministrazione diretta – è una modalità di scelta del contraente nell’ambito delle procedure in economia, regolate dall’art. 125 “Lavori, servizi e forniture in economia” del Codice appalti. Tale procedura sostituisce quella del cottimo fiduciario qualora l’importo sia al di sotto dei 40.000 euro. La normativa vigente prevede infatti la soglia di 40.000 euro per affidamento diretto di servizi e forniture, al di sopra della quale si consultano almeno cinque operatori; al di sotto della stessa, se ne assume la responsabilità direttamente il sindaco o un altro componente della Giunta. La normativa su controllo ed esclusione non fa riferimenti a rapporti di parentela ma solo ad interdizioni di natura mafiosa. Un’eventuale denuncia per abuso d’ufficio può essere fatta soltanto nel caso in cui, durante l’assegnazione, sia presente la persona interessata, nel nostro caso il fratello di Sarcinella.
Al comma 11 dell’art. 125 si legge: “Per servizi o forniture di importo pari o superiore a quarantamila euro e fino alle soglie di cui al comma 9, l’affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. Per servizi o forniture inferiori a quarantamila euro, è consentito l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento”.
Inoltre, l’affidamento diretto è consentito qualora vi fossero cause d’urgenza, senza rendersi necessario il confronto concorrenziale; le critiche a riguardo, nell’ambito giuridico, nascono dal fatto che risulterebbe violato il principio di trasparenza e di parità delle condizioni. Ma è noto che il settore degli appalti pecca di numerose carenze perché non garantisce innanzitutto la reale competenza dei contraenti scelti, e l’attuale normativa relativa all’affidamento diretto non garantisce il corretto funzionamento dei meccanismi di selezione.
La Giunta bellonese non è esente da forti critiche cittadine: ricordiamo il caso della nomina del revisore dei conti, per il quale i movimenti politici bellonesi hanno chiesto chiarezza su metodi e motivi della scelta della dott.ssa Stefania Morra quale revisore del Comune di Bellona. La richiesta di spiegazioni scaturiva soprattutto dal fatto che i revisori professionisti residenti a Bellona non sono stati presi in considerazione per la selezione, escludendo in tal modo la possibilità di sostenere l’occupazione nel proprio territorio. Ebbene, anche in questo caso si ipotizza un atto di favoritismo poiché la dott.ssa Stefania Morra, residente a Vitulazio, risulta essere una collega amica del sindaco dott. Filippo Abbate. L’ultimo atto dedicato all’arch. Pino Mauro Sarcinella sembra confermare la linea intrapresa dagli amministratori: favorire parenti e amici per la concessione di ruoli e soldi pubblici. Ma si tratta soltanto di ipotesi: con le prossime azioni amministrative, i componenti della Giunta potranno di certo smentire le congetture a loro sfavore.
Intanto, la legge italiana favorisce i favoritismi, il tutto sta nel saperne approfittare.
PR