CANCELLO ED ARNONE – Al via la nuova stagione culturale di Letteratitudini. L’incontro è previsto per giovedì 20 Settembre 2018 alle ore 20,00.
L’accattivante tema della serata è: “Raccontiamoci l’estate con il tema del viaggio in poesia ed il viaggio inteso come metafora della vita”.
E’ un argomento adatto alla ripresa delle attività, dice la Maisto, coordinatrice del gruppo, perché sarà l’occasione giusta per raccontarci le nostre esperienze personali con racconti di viaggi, esperienze vissute, nuove culture conosciute ed emozioni vissute.
Sappiamo bene, continua la Maisto, che viaggiare vuol dire spostarsi da un luogo all’altro, così come sappiamo che fin dalla preistoria l’uomo si è spostato per terra e per mare. I motivi erano, e sono, i più vari, così come i mezzi per farlo. Il tema è stato amato dai poeti fin dall’antichità ed infatti ben due poemi sono dedicati al viaggio come l’Odissea e l’Eneide ed in letteratura, più recente, Il Milione di Marco Polo.
In particolare Ulisse è stato per millenni l’emblema del viaggiatore per la conoscenza. Il ‘Viaggio’ infatti serve anche a conoscere, a conoscersi, a liberarsi da vecchi pregiudizi, a mettersi in discussione, in pratica il viaggio ci regala il più profondo senso di appartenenza all’Umanità.
Ma il viaggio può anche essere inteso in senso metaforico ed è quello che facciamo all’interno del nostro animo. E poi c’è anche il viaggio nel tempo e nello spazio attraverso la storia, ed oggi si è aggiunto anche quello virtuale.
Esiste un’opera nella letteratura di tutti i tempi che riassume – forse integralmente – i significati concreti e simbolici legati al tema del viaggio: l’Odissea di Omero. Il viaggio di Ulisse è un viaggio di ritorno dalla guerra di ‘Troia’ alla sua nativa Itaca, la patria abbandonata e ritrovata insieme alla moglie Penelope ed al figlio Telemaco. Quindi il viaggio può essere considerato inizialmente nella sua circolarità (partenza/percorso/arrivo/recupero) ove emerge soprattutto la finalità ultima della meta, del raggiungimento di uno scopo (la ricongiunzione, la riconquista definitiva della stabilità attorno ai valori originari).
Ma immediatamente, rileggendo attentamente la vicenda di Ulisse, si nota che il viaggio non può consistere solo nell’approdo al porto finale, ma piuttosto nel superamento di mille pericoli, ostacoli, prove e nella verifica di mille esperienze. Il viaggio diventa prova di conoscenza, nel senso più ampio del termine.
Ovviamente nel corso della serata verranno declamate poesie come: “Allegria di naufragi” di Ungaretti; “Tu che sei in viaggio” di Antonio Machado; “Invidio i mari che lui attraversa” di E. Dickinson; “Viaggiare” di Fernando Pessoa; “Ho sceso dandoti il braccio” di Eugenio Montale.
Sarà ricordato anche Alessandro Manzoni con l’Addio ai Monti di Lucia, il momento di maggior respiro lirico dell’intero romanzo dei Promessi Sposi, che viene considerato dai commentatori un esempio di poesia in prosa. “Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari…
Ed anche il viaggio di non-ritorno di ‘Ntoni nei “I Malavoglia” di G. Verga. Nel passo conclusivo dell’opera si può intuire lo stato d’animo di ‘Ntoni di fronte alla scelta di allontanarsi definitivamente dalla casa del Nespolo e da Alessi e Mena, gli unici componenti della sua antica famiglia, sopravvissuti tenacemente alle avversità del destino. Scelta difficile quella di ‘Ntoni, resa tale non solo dalle emozioni contrastanti sollecitate dalla visita alla vecchia casa, ma anche dall’atmosfera fredda e quasi indifferente che gli si presenta davanti agli occhi quando arriva alla vecchia casa, da poco riscattata.
Si prevede una serata molto interessante ed un grande inizio di stagione, conclude la Maisto e, quindi, buona cultura a tutti ed appuntamento al 20 Settembre prossimo!
C.S.