Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invia un messaggio pubblico ai cittadini bellonesi

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invia un messaggio pubblico ai cittadini bellonesi

BELLONA  – “Registriamo con profondo rammarico le sconcertanti motivazioni con le quali è stata disposta, in Germania, l’archiviazione di procedimenti giudiziari contro soggetti accusati di partecipazione diretta a efferate stragi naziste”. Lo dice Giorgio Napolitano, in riferimento alla decisione presa il 1 ottobre dalla Procura di Stoccarda a proposito dell’inchiesta per la strage nazista di Sant’Anna di Stazzema, la località toscana in cui il 12 agosto 1944 furono massacrati 560 civili, nel messaggio che il Presidente della Repubblica ha inviato, in occasione del 69esimo anniversario dell’eccidio di Bellona, al sindaco Filippo Abbate.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 69esimo anniversario dell’eccidio di Bellona, ha inviato al sindaco, Filippo Abbate, un messaggio con il quale rivolge un “pensiero commosso alle 54 vittime innocenti travolte, insieme a tantissime altre, dall’inumana barbarie del nazifascismo che funestò l’Italia in quel tragico periodo della nostra storia”.

“La memoria della strage – prosegue – deve essere perpetuata, affinché quelle vite così tristemente e assurdamente spezzate, siano sempre di monito e insegnamento per le nuove generazioni e le inducano a profondere ogni possibile sforzo per la costruzione di un mondo fondato sui valori di libertà, pace e dignità della persona, sanciti dalla Carta costituzionale”.

“Nello stesso tempo – si legge ancora nella nota diffusa dal Quirinale – registriamo con profondo rammarico le sconcertanti motivazioni con le quali è stata disposta, in Germania, l’archiviazione di procedimenti giudiziari contro soggetti accusati di partecipazione diretta a efferate stragi naziste”.

“Idealmente presente – conclude Napolitano – formulo a lei, signor Sindaco, ai familiari delle vittime e alla cittadinanza tutta, i sentimenti della mia partecipe vicinanza”.

 

       

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