Agro caleno: parli di business sui rifiuti e spuntano i soliti nomi. La richiesta per uno dei due impianti dell’area ex Pozzi è stata presentata da una società partecipata quasi completamente da un imprenditore coinvolto in varie inchieste giudiziarie

Agro caleno: parli di business sui rifiuti e spuntano i soliti nomi. La richiesta per uno dei due impianti dell’area ex Pozzi è stata presentata da una società partecipata quasi completamente da un imprenditore coinvolto in varie inchieste giudiziarie

CALVI R./SPARANISE – Il nostro Teodosio Lepore, in merito alla richiesta di localizzazione di due nuovi opifici per il trattamento dei rifiuti nell’area ex Pozzi, aveva tratteggiato uno scenario già di per sé preoccupante, soprattutto considerando che gli impianti di compostaggio andrebbero collocati in una zona che già è considerata una sorta di bomba ecologica. Oggi siamo in grado di aggiungere altri particolari sulla vicenda. Nel caso specifico ci riferiamo alla Garden srl, società che ha sede legale in via Campania 1 a Caserta.

Costituita appena il 27 febbraio 2018, il soggetto imprenditoriale guidato (nelle vesti di amministratore unico) da Maria Grazia Sorbo  ha presentato richiesta alla Regione Campania per la realizzazione di un opificio per la produzione di ammendanti agricoli sulla strada statale Appia – nella zona ASI del comune di Sparanise -, su una superficie di 23mila mq di proprietà della Astecom Srls di Raffaele Vitale e Pasquale Vitale. Fin qui le notizie che avevamo già dato nell’articolo del 31 ottobre 2018.

La novità che fa aumentare ulteriormente la preoccupazioni delle comunità dell’Agro caleno riguarda la proprietà della Garden srl. Le quote della società, infatti, appartengono per il 5% a Maria Grazia Sorbo e per il 95% a Luciano Sorbo. Quest’ultimo è finito in alcune inchieste giudiziarie, come nel caso di quella sulla “truffa delle pesate” che ha visto come parti lese i Comuni di Bellona e Vitulazio. Detto che qualsiasi cittadino è innocente fino a prova contraria, la presenza di una società guidata dal noto imprenditore che per anni ha gestito un sito di trattamento dei rifiuti sul suolo di Pastorano, e che rischia di gestirne uno nuovo nell’area ex Pozzi, certo non può far dormire sonni tranquilli alla cittadinanza.

Red. Cro.

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