Sparanisani disgustati dalla Sidigas: ormai è guerra aperta tra i cittadini e la nota società avellinese

Sparanisani disgustati dalla Sidigas: ormai è guerra aperta tra i cittadini e la nota società avellinese

SPARANISE – Tra i cittadini di Sparanise e la Sidigas Spa, la società che gestisce il sevizio di fornitura del metano è ormai guerra aperta. Da tempo la società avellinese ha abbandonato ad un triste ed infausto destino gli sfortunati utenti sparanisani. L’antifona era chiara già quando, con la ormai conclamata strafottenza, la società decise autonomamente di chiudere l’unico punto di riferimento, rappresentato dallo sportello di via de Renzis, presso il quale gli utenti potevano recarsi per ogni tipo di esigenza. Da allora, nonostante il tentativo messo in essere da una ditta privata, la Idrotherm di Fulvio Scialdone, di fungere da raccordo con la Sidigas e provare in qualche maniera a risolvere gli innumerevoli e ripetuti disservizi, nulla è cambiato e non certo per volontà della ditta, che si impegna e fa il massimo per garantire quanto meno un’assistenza immediata e veloce. Purtroppo, ribadiamo, nonostante l’impegno e la buona volontà, la ditta, come si dice da queste parti, spesso viene mandata “a comprare il sale” piuttosto che rispondere con sollecitudine alle istanze che la Idrotherm raccoglie e gli gira. Anzi, per gli sfortunati utenti di Sparanise negli ultimi mesi le cose sono decisamente peggiorate. Eppure sembrava che i rapporti potessero andare verso la giusta direzione dopo la visita che il “padrone” della Sidigas, Gianandrea De Cesare, fece qualche mese fa al sindaco Mariano Sorvillo. Memorabile lo sbarco in terra calena che vide il “padrone” della Sidigas atterrare con il suo elicottero (un Augusta Westland A109 che costa euro più, euro meno, qualcosa come 2 milioni di euro, ma può arrivare ad un valore molto più alto in base all’allestimento ed alla strumentazione…) sul campo sportivo del “villaggio del fanciullo”. Il fragore fu tanto e tale che sul posto si precipitò anche il comandante della stazione dei carabinieri di Sparanise, maresciallo Pierfrancesco Bardi, che volle vedere chiaro circa le modalità di tale atterraggio. Ma tant’è: chi può, ed il “padrone” della Sidigas De Cesare può, viaggia come vuole. Tornando all’incontro, risulta che in quella sede furono promessi interventi strutturali alla rete del metano ed una maggiore cura dei rapporti con le migliaia di utenti sparanisani. Sta di fatto che ad oggi, nulla di quanto è stato promesso è stato mantenuto. Degli interventi strutturali annunciati non se n’è vista neanche l’ombra. Ci sono, purtroppo, ancora intere zone della città che non sono collegate alla rete urbana. Ma sul punto, un cittadino qualsiasi potrebbe dire: ma come non conviene pure a loro avere più utenti ? Beh, certo che conviene, ma non come sarebbe logico pensare. Conviene solo alla Sidigas e vi spieghiamo pure perché. Quando è stata pensata la linea del metanodotto cittadino, e scelta la società che se ne doveva incaricare ( e qui torniamo indietro di qualche decennio e vengono in mente storie che sono entrate a pieno titolo nell’album dei ricordi della prima repubblica sparanisana…) non si pensò di predisporre tutto ad hoc. Ma si organizzò, come da manuale in voga prima dell’era della spendig revue, per spellare i contribuenti, il più classico degli spezzatini. Ecco un esempio per spiegarvi come funziona oggi. Se una strada non è interamente servita dalla rete ed un nuovo utente vuole usufruire del metano, è costretto, gioco forza, a chiedere un nuovo allaccio. La Sidigas, che intanto si sfrega le mani, manda un tecnico sul posto che, dopo una “attenta” valutazione, risponde all’istanza dell’utente spedendo un bel preventivo. Ebbene, per colmare una distanza di circa 4 metri l’utente dal punto di distribuzione più vicino, che non può incaricare una ditta di suo gradimento neanche per effettuare lo scavo, deve sborsare ben 787,54 che, in virtù della convenzione stipulata con il Comune di Sparanise diventano, solo (si fa per dire) 472,30 euro. Per l’esecuzione dei lavori sono previsti 15 giorni ma in realtà, dati alla mano, passano mediamente 35-40 giorni prima che un utente possa bruciare metano. Che dire poi del disastroso rapporto tra la Sidigas e gli utenti di Sparanise ? Basta citare un paio di esempi per rendersi conto del livello veramente scarso del loro tenore. Iniziamo dal centralino. Per tutto il mese di agosto è stato letteralmente impossibile stabilire un contatto. Della serie hai un problema ? Bene, siamo in ferie. Quelli che lavorano, se lavorano, sono pochi e quindi per il tuo problema se ne riparla a settembre. Proseguiamo con i reclami. Se per caso decidi di fare la disdetta, come da contratto la Sidigas ti deve, e sottolineo deve, restituire la caparra o anticipo consumi o come la volete chiamare. Si va dai circa 5 euro per i contratti vecchi fino ai 77 e passa euro per quelli più recenti. E qui nasce il problema. Sembra che la Sidigas del “padrone” De Cesare che viene a Sparanise in elicottero, faccia passare, diversamente da quanto auspicabile anche in virtù della promessa costumer satisfaction, mesi e mesi prima di restituire ai legittimi proprietari le somme di cui sopra. Che dire poi delle somme addebitate con i consumi presunti e puntualmente incassate anche grazie alla disattenzione degli utenti che spesso pagano senza leggere attentamente la bolletta? Altro disastro. Quando, invece, un utente, che si vede recapitare l’ennesimo bolletta stimata, decide di verificare il totale dei metri cubi consumati con quelli addebitati, trova spesso una sorpresa poco gradita. E’ quanto capitato ad un utente, giusto per continuare a parlare di fatti certi e riscontrabili. Una volta verificata l’incongruenza, siamo a gennaio, inizia prima e telefonare al solito centralino perennemente occupato e poi, una volta ricevute le benedette direttive finalizzate alla restituzione dei suoi soldi, inizia a scrivere le raccomandate con tanto di ricevuta di ritorno, indirizzate alla società del pilota-padrone De Cesare che intanto, come si conviene ad un colosso del settore, investe presumibilmente qualche milioncino di euro in sponsorizzazioni, come ad esempio quelle con la Scandone Avellino nella Lega A di Basket, o nella pallavolo Atripalda che milita in serie A-2, giusto per citare quelle più note. Passano i mesi e l’utente inascoltato continua a scrivere. Alla fine, dopo i soliti solleciti riceve una risposta dalla Sidigas datata 20 luglio. Nella missiva, la Sidigas, dopo la verifica della tesi dell’utente, accoglie il reclamo e quantizza la somma da restituire all’utente, senza dimenticare di prevedere un ulteriore indennizzo automatico di 60 euro per aver risposto oltre i termini stabiliti dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. Nella missiva, che si ricorda è datata 20 luglio 2012, viene testualmente comunicato all’utente: “Abbiamo pertanto predisposto l’invio di un assegno circolare di euro (…) per la restituzione delle somme pagate in eccesso”. Dal 20 luglio alla pubblicazione di questo articolo sono passati due mesi e 17 giorni e l’utente non ha ancora visto un solo centesimo dei suoi soldi che la Sidigas tiene ormai in cassaforte da qualche anno. Ciononostante, l’utente che ha continuato ad avere fiducia nelle istituzioni, ha provato più volte a contattare gli uffici preposti, cosi come da invito della stessa Sidigas, che, sempre nella stessa missiva lo aveva invitato a rivolgersi all’ufficio rapporti con la clientela per ulteriori chiarimenti. La risposta è sempre la stessa: se ne sta occupando l’ufficio reclami che però è a Napoli e non ad Avellino. Come dire: la distanza è troppa e non ci è dato sapere che fine abbia fatto questo benedetto assegno, sempre che si siano decisi a spedirlo. Sarà forse per questa distanza siderale che il “padrone” della Sidigas De Cesare ha scelto di viaggiare in elicottero piuttosto che in utilitaria ? Insomma, gli sparanisani non ne possono più dei disservizi e della strafottenza della Sidigas e si sono rivolti al Sindaco Sorvillo per cercare di ottenere una maggiore attenzione. Ma con sommo stupore i cittadini recatisi in municipio hanno scoperto di non essere i soli ad aver subito i disservizi della Sidigas, di fronte alla quale tutti sono uguali, nel subire i disservizi si intende…

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