BELLONA – Con una solenne cerimonia storica-culturale organizzata dall’Amministrazione Comunale e dall’Associazione Nazionale Familiari dei Martiri, curata in tutti i particolari dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale retto dal Presidente Dott. Domenico Valeriani, si è celebrato il 69º Anniversario dell’Eccidio delle 54 Vittime della Rappresaglia del 7 Ottobre 1943, patrocinato quest’anno dal Consiglio Regionale della Campania.
A presentare i vari momenti della manifestazione, l’annunciatrice Loredana Criscione. Dopo le operazioni di alzabandiera e di deposizione, in Piazza Umberto I, da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’A.N.F.I.M. Roma, di due corone di alloro presso la lapide che ricorda i Caduti di tutte le Guerre, il trombettiere della Banda Musicale del Comando N.A.T.O. di Napoli, Brig. Capo dei Carabinieri Salvatore Curcio, eseguiva il silenzio d’ordinanza.
Subito dopo il corteo, composto dalle Autorità Civili, Militari e Religiose, si recava presso la Cappella di San Michele Arcangelo dove, “la mattina del 7 ottobre 1943, i tedeschi radunarono circa centocinquanta uomini frutto di una spietata rappresaglia”, continua Loredana Criscione, esponendo ai presenti. Sull’altare della Cappella due alunni della 5^ elementare deponevano un serto floreale, in omaggio alle vittime della furia nazista, accompagnati dal Sindaco di Bellona, Dott. Filippo Abbate, Presidente ANFIM Regione Campania e Vice Presidente Nazionale, Prof. Vincenzo Carbone e dalle Autorità Istituzionali intervenute per l’occasione tra cui i vari il Sindaco di Vitulazio, Dott. Achille Cuccari e molti altri Sindaci dei 104 Comuni della provincia di Caserta con le insegne, il Capitano di Vascello Aurelio De Carolis, Assistente Militare ed Aiutante di Campo del Presidente della Repubblica per la Marina Militare, il Generale di Corpo d’Armata Giovan Battista Borrini, Comandante del Comando Logistico Sud dell’Esercito in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Biagio Abbrate, il Col. Crescenzio Nardone in rappresentanza del Generale di Corpo d’Armata Maurizio Gualdi, Comandante Interregionale Carabinieri «Ogaden», il Col. Robert Cooke in rappresentanza dell’Ufficio Addetto per la Difesa dell’Ambasciata Statunitense di Roma, il Col. Domenico Roma in rappresentanza del Generale di Divisione Antonio Zambuco, Comandante del R.U.A. di Capua e l’artista Prof. Roberto Arizzi e consorte, di Santa Maria Capua Vetere, autore dei due bassorilievi rappresentanti la guerra ed il martirio delle vittime, siti all’interno della cava ossario, inaugurata il 7 Ottobre 1968, nel 25° anniversario dell’eccidio. Le varie associazioni combattentistiche di varie Forze Armate e Forze di Polizia assicuravano la loro presenza con rappresentanti, labari e vessilli.
Tra le file dei presenti si notavano tutti gli Amministratori del Gruppo di Maggioranza. Percorrendo Via 54 Martiri il corteo raggiungeva il Sacrario dove gli ospiti venivano ricevuti dalle hostess dell’Istituto Tecnico Commerciale Federico II di Capua di cui è Dirigente Scolastico il Prof Angelo Barbato. Inoltre si notavano gli alunni delle scuole elementari di Bellona e Vitulazio accompagnati dai docenti e dai Dirigenti Scolastici Prof.ri Luca Antropoli e Giacomo Coco. Quest’anno una partecipazione particolare per la parte culturale, la Dr.ssa Marta Herling,Segretario Generale dell’Istituto Italiano per gli studi Storici nonchè nipote del filosofo abruzzese Benedetto Croce che in onore delle 54 Vittime di rappresaglia scrisse una epigrafe incisa sulla parte frontale della stele commemorativa al Sacrario, inaugurata, alla presenza dell’autore, il 7 Ottobre 1945, 2° anniversario dell’Eccidio. Nel suo saluto la Dr.ssa Herling ha letto gli appunti del nonno Benedetto Croce dove egli ricordava di essere stato invitato dall’allora Sindaco del Comune di Bellona, Prof. Antonio Vinciguerra, suo estimatore ed amico e di aver partecipato alla cerimonia del 2° anniversario dell’Eccidio. Seguiva la lettura dell’epigrafe in onore dei 54 Martiri da parte dell’annunciatrice Loredana Criscione.
Il Sindaco della Città di Bellona, Dott. Filippo Abbate, nel suo discorso: “Ringrazio le Autorità Militari, Civili e Religiose, le Associazioni, gli Insegnanti, gli Alunni delle scuole, tutta la Comunità Bellonese, i Comuni presenti con i loro rappresentanti e le insegne e, in particolar modo il Sindaco On. Gianni Alemanno, per aver, gentilmente, inviato il gonfalone della Città di Roma, decorata Medaglia d’Oro al Valor Militare e la Medaglia d’Oro al Merito Civile. Inoltre rivolgo un devoto e sentito ringraziamento al nostro Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, per avere ricordato, venerdì 5 ottobre u.s., attraverso le onde televisive, i nostri 54 Martiri.” Terminati i discorsi di rito, seguiva la Messa Solenne celebrata dal Parroco di Bellona, il Molto Reverendo Don Antonio Iodice. Durante il consueto appello delle 54 Vittime, letto daValentina Nardone, nipote del martire Valentino Nardone, un elicottero dell’Aeronautica Militare sorvolava il luogo dell’eccidio lasciando una scia tricolore. La cerimonia si concludeva con la consegna, da parte del Sindaco della Città di Bellona e del Vice Presidente Nazionale dell’A.N.F.I.M., di due targhe ricordo alla Dr.ssa Marta Herling ed al Maestro Direttore la Banda Musicale del Comando N.A.T.O. di Napoli. Una perfetta cornice di sicurezza, alla manifestazione, è stata assicurata dagli Agenti del Comando Polizia Municipale e della Associazione Vigili del Fuoco in Congedo, Volontariato e Protezione Civile di Bellona mentre nell’area verde del Sacrario la Croce Rossa Italiana di Caserta assicurava la presenza di un’ambulanza e con due operatori specializzati in manovre di Primo Soccorso con defibrillatore. “Alle prime ore del mattino una lenta pioggia cadeva sulle sciagure umane come avvenne la mattina di Giovedi, 7 Ottobre 1943 quando 54 innocenti andavano a morire”, così concludeva il Sindaco Filippo Abbate. Alle ore 10.15 cessata la pioggia, come avvenne la mattina di giovedì 7 Ottobre 1943, restava il grigiore del cielo che, all’improvviso, era diradato dai raggi del sole che splendeva sul dolore che anche quest’anno si è rinnovato con una intensa partecipazione di cittadini bellonesi e di tutti i comuni vicinori.
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