CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale Giovanni Marrocco:
QUELLO CHE L’AMMINISTRAZIONE NON HA FATTO:
Manutenzione stradale: praticamente assente. Non riprendono i lavori della rete fognaria, già rifinanziati da agosto 2016, e lasciano così che interi tratti di rete sprofondino, mentre altri tratti sprofondati quest’anno (vedi Via Cales) non vengono riparati a distanza di mesi. I tombini sono tutti sollevati o infossati, con grave pericolo per gli utenti della strada;
Ambiente e salute pubblica: dopo 14 mesi dalla prima segnalazione, non è stato ancora rimosso l’amianto abbandonato nei terreni e nei corsi d’acqua. Nessuna partecipazione alle conferenze di servizi per l’installazione di nuovi impianti di smaltimento a Calvi Risorta (il che equivale ad un nulla osta). Non si completano i depuratori, noncuranti che le feci di Petrulo finiscano direttamente nel Rio Lanzi. Il depuratore in funzione registra valori sempre fuori norma e non provvedono più ad analizzare e smaltire i fanghi. L’area ex Pozzi, con un finanziamento disponibile di € 50.000,00, accordato al comune da quasi un anno, non viene messa in sicurezza, per cui non possono nemmeno partire i lavori di bonifica veri e propri, finanziati dalla Regione, per i quali hanno perso pure la possibilità di una gestione diretta dei lavori (d’altronde non sanno gestire 50.000,00 € figuriamoci 15 mln. di €). L’acqua destinata al consumo umano, che raramente viene clorata, non viene fatta analizzare dal comune, mediante laboratori di analisi specializzati, come prevede la legge, per cui non sappiamo, se non quando interviene l’ASL, se l’acqua dei rubinetti di casa è potabile o meno.
Cani randagi: il servizio (obbligatorio per legge!) non viene più appaltato ed il paese è invaso da cani randagi che girano anche in branco.
Bollette: quelle telefoniche e quelle elettriche non vengono pagate dal 2016 ed i piani di rientro concordati non vengono rispettati, accumulando fatture inevase per centinaia di migliaia di €.
SERVIZIO RIFIUTI E TARI: non distribuiscono i sacchetti per la differenziata; non fanno lo spazzamento delle strade mediante l’autospazzatrice; non fanno pulizia e sturamento di fogne e caditorie; non stipulano il contratto, lasciando condannare il comune alle spese di giustizia, da parte del TAR, e alle indennità per il commissario ad acta che dovrà provvedere al loro posto; non procedono nemmeno alla risoluzione di un appalto che reputano scellerato, pur essendoci gli estremi per inadempienza del gestore (e nonostante una raccolta firme, effettuata nel periodo commissariale, per procedere in tal senso); non sanzionano la ditta, cosa che permetterebbe almeno di abbassare le tariffe della TARI; non appaltano il servizio di raccolta delle pile esauste, dei farmaci, degli oli esausti, dei toner, dei piccoli e grandi elettrodomestici e degli indumenti usati;
Bilancio: approvare una ipotesi di bilancio riequilibrato 2016/2018, nel rispetto della legge e delle norme contabili, che possa garantire la regolare attività amministrativo-contrabile del comune. Per 6 volte si sono fatti respingere il bilancio dal Ministero;
Lavori pubblici: appaltare, avviare o riavviare lavori già finanziati e/o appaltati (Palestra Don Milani; Rete fognaria e Depuratore; Cimitero;…);
Illuminazione pubblica: appaltare il servizio, tanto che numerosi punti luce sono guasti da mesi e alcune strade al buio anche da un anno. Non hanno mai attivato, né loro né il commissario da loro voluto, l’impianto fotovoltaico finanziato e realizzato con l’amministrazione Marrocco, che avrebbe quasi azzerato la spesa per energia elettrica dell’edificio comunale.
Cimitero: dare avvio ai lavori di ampliamento del cimitero, fermi nonostante gli appalti per l’esecuzione dei lavori siano stati aggiudicati nel 2015. Erano quelli che invitavano il Commissario ad utilizzare l’anticipazione di tesoreria per avviare i lavori, perché i cittadini non potevano più attendere! Non hanno poi nominato il nuovo custode cimiteriale a tempo pieno, per sostituire il custode andato in pensione, lasciando però il cimitero aperto a tempo pieno ed incustodito per diverse ore al giorno, con tutti i deprecabili episodi di furti verificatisi.
Patrimonio archeologico ed architettonico: porre in essere iniziative per la manutenzione e la valorizzazione dei siti. Nei proclami bisognava fare dell’antica Cales un “bene comune”.
Adempimenti amministrativi omessi:
- trasmettere i questionari dei fabbisogni standard, con ciò determinando la sospensione, per diversi mesi, dell’erogazione dei trasferimenti erariali a titolo di Fondo di Solidarietà comunale per gli anni 2016, 2017 e 2018, con un impatto in termini di interessi moratori per fatture scadute e non pagate, vista la conseguente mancanza di liquidità;
- trasmettere alla gestione ex INPDAP dell’INPS, dal mese di maggio 2016 ad oggi, le denunce contributive per i dipendenti comunali, determinando così lo scoperto contributivo negli estratti conti del personale;
- trasmettere le dichiarazioni IVA relative agli anni 2015, 2016 e 2017, con il rischio di accertamenti e sanzioni tributarie da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché di perdere la possibilità di utilizzo di un credito IVA di oltre 250.000,00 €;
- predisporre ed inviare i conti annuali del personale per gli anni 2016 e 2017;
- aggiornare, dal 2016 ad oggi, la sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale, tanto che l’ente è stato oggetto di apposita diffida da parte dell’ANAC, che potrebbe comminare sanzioni amministrative al comune. Pubblicare tempestivamente delibere e determine (la pubblicazione avviene anche con 4 mesi di ritardo). Erano quelli della massima trasparenza;
- predisporre i rendiconti dei bonus elettrici e del gas, in modo da ricevere il rimborso spettante al comune da parte dell’ANCI;
- regolarizzare i provvisori di entrata e di uscita, tanto che ad oggi non si è potuto nemmeno chiudere il conto del tesoriere per l’esercizio 2017;
- fornire la dovuta collaborazione all’O.S.L., per consentire alla triade di completare il lavoro di ricognizione della massa passiva, prolungando così la permanenza dell’O.S.L., i cui costi andranno nel dissesto (cioè a carico dei cittadini), unitamente a quelli del consulente che l’O.S.L. ha dovuto nominare;
- riversare le somme riscosse sui conti correnti di tesoreria, pur essendo il comune in anticipazione di tesoreria;
- predisporre i rendiconti da inviare in Regione, relativi all’ammortamento dei mutui assistiti da contributi regionali concessi nel 2008, per ottenere i relativi rimborsi;
- predisporre gli atti occorrenti per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio 2016/2018 e aderire alle varie forme di rottamazione delle cartelle di pagamento notificate all’ente, per ottenere sostanziali risparmi di imposta;
- inviare i modelli 770;
- inviare le dichiarazioni annuali delle retribuzioni con versamento del corrispondente premio all’INAIL;
- pagare regolarmente gli stipendi ai dipendenti comunali;
- stanziare le somme occorrenti per il pagamento delle cedole librarie, in favore degli esercizi commerciali di Calvi Risorta che ne hanno anticipato il pagamento;
- predisporre le relazioni semestrali del segretario comunale sul controllo di regolarità amministrativa in fase successiva;
- inviare i dati mensili della raccolta rifiuti all’Osservatorio regionale dei rifiuti;
- predisporre la Relazione di inizio mandato 2017/2022;
- approvare le linee programmatiche di mandato 2017/2022;
- nominare il medico del lavoro (dopo che ci hanno messo un anno per nominare la figura obbligatoria del RSPP) e il rappresentante della sicurezza per l lavoratori;
- procedere al discarico della fattura liquidata all’atto dell’emissione dei mandati di pagamento, per cui non sono in grado nemmeno di quantificare le fatture realmente inevase (attestazione resa dal segretario!);
- regolarizzare i provvisori e parificare il conto del tesoriere prima di affidare (incautamente) il servizio di tesoreria in corso d’anno, bloccando così per settimane i pagamenti del comune.
QUELLO CHE L’AMMINISTRAZIONE HA FATTO (oltre a far commissariare, per 15 lunghi mesi, bloccare e mandare così in rovina il paese, per uno “sfizio” egoistico):
- affidare per 3 volte, senza alcuna gara e con ordinanza sindacale, un servizio pubblico ad una società temporaneamente colpita da interdittiva antimafia, per un importo di quasi 50.000,00 € (erano quelli che “starnazzavano” contro le gare regolari svolte durante la gestione Marrocco);
- prorogare continuamente gli appalti esistenti, senza mai bandire una gara ad evidenza pubblica;
- perdere il servizio di pronto soccorso perché, per quasi 3 mesi, non danno riscontro all’ASL sui tempi per l’esecuzione di piccoli lavori di messa a norma della struttura;
- aumentare le tariffe della mensa, senza nemmeno tener conto delle fasce più deboli o di famiglie con più figli, peggiorando pure la qualità del servizio erogato che, per di più, parte a metà novembre anziché ad ottobre;
- sospendere il banco alimentare e la distribuzione del pacco di aiuti alimentari alle famiglie indigenti e ripristinare, al contempo, le proprie indennità di funzione mensili;
- sospendere la navetta per il cimitero durante la commemorazione dei defunti (quest’anno ci hanno dovuto pensare dei privati);
- portare la raccolta differenziata dal 67% a meno del 50%;
- locare in maniera illegittima, dopo una modifica regolamentare altrettanto illegittima, l’intera area PIP per farne un parcheggio;
- farsi sequestrare l’isola ecologica per mancata sorveglianza sul gestore e consentire che l’ingresso all’area PIP divenisse una discarica abusiva, mentre all’interno, senza vigilanza, avvenivano furti di impianti e strutture varie;
- aderire nuovamente ad un carrozzone politico in perenne perdita, con potenziali costi di decine di migliaia di € per il comune, senza riceverne alcun beneficio;
- accumulare più di 2 milioni di € di debiti per spese correnti;
- pagare fior di quattrini a consulenti per adempimenti mai effettuati o male effettuati presso la ragioneria;
- attaccare l’opposizione ogni giorno, “colpevole” solo di fare il proprio dovere istituzionale, per giustificare la propria incompetenza ed inconsistenza amministrativa;
- un sacco di foto e selfie ad uso e consumo dei “followers”;
- fare annunci di cose da fare ma che non vengono mai fatte.
Ogni ulteriore commento è superfluo.
Il Consigliere comunale dott. Giovanni Marrocco