SPARANISE – A distanza di quasi venti anni, il caso “centrale a turbogas” continua a far discutere la politica sparanisana tra prese di posizione (tardive) e accuse reciproche. Il nuovo scontro si è consumato allorché la maggioranza di “Sparanise in Movimento”, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha votato una mozione con la quale prende le distanze dalle responsabilità, di cui stanno parlando i pentiti in questi mesi, a proposito dell’iter finalizzato alla costruzione dell’ecomostro nell’area industriale sparanisana. Il documento rappresenta un chiaro atto d’accusa nei confronti delle precedenti amministrazioni e, in particolare, nei confronti degli esecutivi guidati dall’attuale consigliere comunale Antonio Merola.
L’atto votato dalla maggioranza, un vero e proprio parricidio politico per l’attuale fascia tricolore, non è piaciuta a Merola che ha protocollato una lettera con la quale minaccia querela. Ecco il testo della missiva vergata dall’ex primo cittadino:
Al Segretario generale dell’ente Dott.ssa Daniela Rocco
E p.c. Al presidente del Consiglio Comunale
Il sottoscritto Dr Antonio Merola , già sindaco di Sparanise anche negli anni dal 2000 al 2005 , espone quanto segue.
Il consiglio comunale è stato convocato per discutere una mozione sottoscritta dai consiglieri comunali di maggioranza Fabio Monfreda, Trabucco Anna, Eliana Veltre, Assunta Duracci , Andrea Formato, Martiello Mariagrazia , Gaetano Di Maio.
Dai presunti articoli posti a sostegno della mozione dei consiglieri comunali e non presentati agli atti del consiglio comunale ed in particolare dalla mozione presentata e sottoscritta dai citati consiglieri di maggioranza emergono , ad avviso di chi scrive , estremi del reato di cui all’art. 595 codice penale ( diffamazione) . Infatti nello scritto si riportano gravi offese, del tutto gratuite e prive di qualsiasi riscontro fattuale, relative alla reputazione dello scrivente.
Infatti scrivere che “per fatti risalenti alla compravendita dei terreni dei primi anni 2000…che hanno per protagonisti i vertici di associazioni camorristiche , pentiti e politici locali corrotti” e proseguire con “considerato che la cittadinanza di Sparanise non ha mai ricevuto , da parte degli amministratori locali ( che all’epoca ricoprivano le cariche di sindaco , vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici ) integra perfettamente l’ipotesi delittuosa sopra descritta dal momento che lo scrivente sindaco di Sparanise anche negli anni dal 2000 al 2005 non è mai stato corrotto da alcuno , nè ha mai corrotto alcuno e neppure è stato mai ipoteticamente accusato da organi istituzionali o semplicemente da articoli giornalistici di aver compiuto i predetti misfatti.
L’articolo 595 del codice penale prevede al comma terzo l’aggravante dell’offesa arrecata con il mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità ovvero in atto pubblico. Si tratta di un delitto perseguibile a querela e lo scrivente sin d’ora esprime ferma volontà di presentare innanzi all’autorità competente formale querela.
Pertanto si CHIEDE
Ai pubblici ufficiali del Comune di Sparanise ed in particolare alla segretaria generale dell’ente , segnalati gli estremi di reato , di evitare che venga perpetrato il reato in questione e che venga ulteriormente aggravato dalla pubblicità dell’atto da rogarsi ( verbale di consiglio comunale) oltre alla trasmissione della seduta a mezzo social network. Sul punto la presente vale diffida nei confronti di coloro i quali prenderanno la parola
sul punto all’ordine del giorno che ha solo intento denigratorio verso il sottoscritto , senza alcuna finalità di natura politica.
Al contempo per evitare di fornire una qualche giustificazione al delitto che si sta perpetrando in danno del sottoscritto lo scrivente annuncia la volontà di non partecipare alla seduta di consiglio comunale di domani 28.12.2018.
Sparanise 27/12/2018
Dr. Antonio Merola