Licenziamenti ed assunzioni sul cantiere vitulatino della nettezza urbana, l’intervista al sindcalista Giovanni Guarino della FIADEL

Licenziamenti ed assunzioni sul cantiere vitulatino della nettezza urbana, l’intervista al sindcalista Giovanni Guarino della FIADEL




VITULAZIO – Non si “placa” la controversia tra il sindacato e l’azienda torinese che effettua il servizio di raccolta rifiuti sul cantiere del Comune di Vitulazio. Esattamente, la società Econova s.r.l. di Torino, subentrata alla Team 3R Ambiente, tramite il fitto del ramo d’azienda nella gestione del servizio comunale di raccolta rifiuti ed igiene urbana, negli ultimi mesi, ha provveduto alla dimissione due lavoratori “storici” del cantiere vitulatino, ed in specifico licenziando l’autista Benedetto Palazzo (licenziato con lettera del 15-06-2018) e l’operatore Luigi Di Lillo (licenziato con lettera del 30-11-2018), oltre che avviare una serie di azioni disciplinari nei confronti degli operatori Giorgio Montanaro e Sergio Giudicianni. In merito a queste problematiche, riguardante il personale “storico” e le assunzioni dei cosiddetti lavoratori “stagionali”, oltre che alle altre questioni riferite all’intera gestione del cantiere in seno al Comune di Vitulazio, nella mattinata di ieri (domenica 13-01-2018), abbiamo incontrato il sindacalista Giovanni Guarino, delegato provinciale della FIADEL (Federazione Italiana Autonoma dei Dipendenti degli Enti Locali – Ambiente) di Caserta, accompagnato dal rappresentante sindacale  aziendale Giorgio Montanaro. Nel corso dell’incontro, abbiamo intervistato il sindacalista Giovanni Guarino della FIADEL, porgendogli le seguenti 10 domande e ricevendo altrettante risposte esaustive.

Abbiamo letto la nota che lei ha trasmesso all’azienda Econova, circa i provvedimenti adoperati dalla stessa nei confronti di alcuni lavoratori, perché la Econova ha rifiutato di incontrare il Comune ed il sindacato per discutere questi provvedimenti? Adesso cosa ha intenzione di fare?

“Purtroppo prendiamo atto del rifiuto da parte dell’azienda di confrontarsi sia con il sindacato che con il Comune di Vitulazio, il quale non dimentichiamo che rappresenta una figura importante in quanto è il committente di una pubblica commessa, in quanto tale ha tutto il diritto di conoscere l’andamento della commessa anche per quanto riguarda il personale, poiché risulta inserito nella gara di appalto, per cui, se alcune disposizioni ci risultano discutibili oppure illegittime, sentiamo il dovere di coinvolgere anche il committente, in questo caso il Comune di Vitulazio, in quanto queste potrebbero alterare subdolamente il costo del personale e quindi l’intero appalto. Appare ovvio che i provvedimenti disciplinari sono stabiliti dal ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) e quindi vanno comminati dall’azienda che ha il rapporto di lavoro col dipendente. Ma il nostro tentativo non era quello di scavalcare o sostituirci a nessuno, semplicemente analizzare i singoli casi per evitare inutili cause legali che da qui a qualche mese potrebbero produrre cosa? Il reintegro dei lavoratori, il riconoscimento degli stipendi non percepiti dallo stesso, un eventuale cantierizzazione di altri lavoratori impiegati dall’azienda per fronteggiare la carenza di personale, nonostante la Legge Regionale vieti di compiere nuove assunzioni”.

Come giudica il comportamento dell’azienda in questo specifico caso?

“Non sono sorpreso dalla risposta dell’azienda, credo che sotto quest’aspetto l’azienda sia stata coerente, perché la Econova da quando si è insediata non ci ha mai concesso la possibilità di condurre relazioni sindacali, appunto per questo motivo sono state presentate numerose richieste di intervento all’ispettorato del lavoro”.

La Econova non è l’originaria aggiudicatrice dell’appalto, per quale motivo? E quali sono i documenti presentati dalla stessa? Secondo lei il fitto di ramo d’azienda è stato compiuto in modo trasparente e legittimo?

“La Econova subentra alla Team 3R Ambiente attraverso il fitto di ramo d’azienda, all’epoca dei fatti il Comune era ancora commissariato, tengo a precisare che non ho mai preso visione dell’atto notarile, o altra documentazione che tutelasse la arte economica dei lavoratori, tant’è che abbiamo tempestivamente incaricato un legale, perché inspiegabilmente subito dopo il fitto di ramo d’azienda la Team 3R Ambiente fallì”.

Lei ha fatto richiesta di accesso agli atti amministrativi al Comune di Vitulazio, per ricevere copia dell’offerta tecnica, oppure offerta migliorativa, le risulta che gli impegni assunti dalla Team 3R Ambiente, originaria azienda aggiudicatrice dell’appalto prima del fitto di ramo d’azienda, siano assolti? Quali iniziative saranno intraprese in tal senso dal sindacato?

“Si abbiamo ricevuto dal Comune l’offerta tecnica, nella quale sono contenuti una serie di servizi aggiuntivi che l’azienda si impegnava a fornire, ad oggi ci risulta che non tutto venga applicato per cui nei prossimi giorni saremo costretti a segnalarlo al Comune, in caso di mancata esecuzione di provvedimenti prevista dal nuovo codice sugli appalti pubblici non esiteremo a presentare un’apposita segnalazione al Presidente dell’ANAC Dott. Cantone”.

È a conoscenza del fatto che l’azienda stia utilizzando del personale in aggiunta a quello storicamente assunto?

“Si mi è stato segnalato da alcuni lavoratori che l’azienda sti adoperando personale in aggiunta di quello storico, a dire il vero lo ha fatto anche nel periodo estivo, utilizzando operai senza divisa, senza dispositivi di protezione, e probabilmente senza aver sottoposto gli stessi a visita medica obbligatoria, uso il condizionale perché l’azienda sebbene sia stata interrogata sull’argomento non ha mai risposto. Questo è un argomento che sicuramente siamo intenzionati a seguire con molta attenzione e che siamo sicuri rivelerà delle grosse sorprese”.

Nell’aprile scorso fu licenziato un lavoratore dichiarato in esubero dall’azienda, da lei stesso giudicato illegittimo perché frutto di una procedura seguita da un solo sindacato che non era nemmeno rappresentativo, ritiene che attualmente il personale del cantiere di igiene urbana di Vitulazio sia sufficiente per espletare tutti i servizi appaltati dall’azienda? Le risulta che l’azienda autorizzi ore di lavoro straordinario?

Si lo ritenni ingiusto e immotivato perché in premessa mi sembrava strano già il fitto di ramo d’azienda, poi perché si presentò un solo sindacato che non risultava avesse iscritti sul cantiere di Vitulazio poiché sia prima che dopo l’incontro avvenuto nel mese di giugno 2017 questo sindacato non mai presenziato ad un incontro e non ha mai prodotto uno straccio di nota, anche quando i lavoratori non percepivano lo stipendio, quindi ho visto una situazione quasi preparata. Infatti lo stesso sindacato rivendica diritti dei lavoratori su altri cantieri che si trovano nelle stesse condizioni di quelli di Vitulazio però stranamente risulta ancora assente sul medesimo cantiere, sia per la carenza del personale che non è sufficiente per espletare tutti i servizi appaltati dall’azienda, sia per il reiterato utilizzo di personale, estraneo alla pianta organica originaria, sia per il continuo utilizzo di ore di straordinario autorizzato dall’azienda arbitrariamente, mi chiedo ma se il dipendente licenziato per una questione di esubero ed oggi per un motivo o per un altro il personale è sottorganico perché questo sindacato non interviene più? Eppure si scandalizzò quando lo giudicai un povero mercenario, disse addirittura di avermi querelato, magari lo avesse fatto probabilmente la procura avrebbe fatto il resto”.

Il cantiere/deposito dove è stato locato? In che condizioni si trovano ora i lavoratori?

“I dipendenti per prendere gli automezzi sono costretti a recarsi in un deposito utilizzato sia come parcheggio per gli automezzi che come spogliatoio per i lavoratori, lo stabile non è per nulla a norma, non esiste nulla che possa consentire ai lavoratori il cambio d’abito, e le operazioni di igiene personale perché manca acqua calda, docce, servizi igienici, armadietti, ecc…”

Ci risulta che lei chiese di istituire un rilevamento di presenze elettronico, è stato installato?

“Il marcatempo è una richiesta che non è stata mai presa in seria considerazione dall’azienda, non saprei dirti il motivo preciso, ma le tante ore di straordinario compiute dai lavoratori sono forse uno dei motivi”.

Nei confronti del committente (Comune di Vitulazio) ha intenzione di segnalare qualcosa in merito ai licenziamenti e alle presunte nuove assunzioni?

“Si al Comune di Vitulazio chiederemo di scorporare dal canone di appalto il costo del lavoratore licenziato e chiederemo l’elenco del personale aggiornato, ma soprattutto chiederemo sanzioni per quanto riguarda i servizi che non vengono resi e gli obblighi che non vengono assolti dall’azienda. Diritti e doveri per tutti”.

Quali azioni intende mettere in campo per il prossimo futuro?

“Non posso dirle tutto, ma di sicuro non indietreggiamo, siamo pronti a scrivere anche una missiva al Ministro del Lavoro Di Maio, qualcuno dovrà pure ascoltarci non crede?”

 

La redazione di Caleno24ore resta a disposizione di chiunque voglia aggiungere informazioni o esercitare il proprio diritto di replica, rispetto al presente articolo-intervista.

Commenta con Facebook