Calvi Risorta, Marrocco attacca la maggioranza: “Sul bilancio il Comune è ancora inadempiente”

Calvi Risorta, Marrocco attacca la maggioranza: “Sul bilancio il Comune è ancora inadempiente”

CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale Giovanni Marrocco: 

LA SAGA CALENA: CAVALLO PAZZO O ASINO SPROVVEDUTO?

di Giovanni Marrocco

Non ci sono parole per descrivere la presunzione, la “strafottenza” , l’incapacità, l’inettitudine, l’ignoranza dei nostri amministratori di maggioranza. Il 10 ed il 29 dicembre scorso, si sono tenuti due consigli comunali le cui deliberazioni non sono state ancora pubblicate, come non sono  pubblicate diverse determine, alcune adottate da mesi. Inaudito come si possa amministrare un  paese nella più totale assenza di trasparenza. Ed erano quelli che additavano la mia come un’amministrazione opaca, erano quelli che si dichiaravano competenti e amici del popolo. Sono gli stessi amministratori che saranno ricordati come quelli che, in 19 mesi, non sono stati capaci di redigere un bilancio corretto, divenendo un caso nazionale per averne predisposti ben 5, tutti giudicati inadeguati. E ora? Mancano appena 5 giorni per metterci una pezza. Cinque giorni dei 10 che la Prefettura, con una nota di diffida, concede loro, perché i termini ministeriali assegnati sono scaduti il 30 dicembre. Quindi anche questa volta la maggioranza è fuori tempo utile. In merito alla quinta ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, approvato all’unanimità dalla maggioranza nel consiglio comunale del 25 settembre, il Ministero richiedeva elementi integrativi da acquisire entro il termine di 60 giorni, confermando quei rilievi negativi evidenziati dal revisore nel suo parere non favorevole. Nonostante le note di sollecito della Prefettura, ad oggi il comune è ancora inadempiente, come rilevato dal Ministero con una nota del 9 gennaio. La  Prefettura, pertanto, “ritiene di richiamare formalmente l’Ente all’osservanza degli obblighi”, diffidando  “il Consiglio Comunale di Calvi Risorta ad adempiere alla richiesta di supplemento istruttorio all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”,  assegnando allo scopo il termine di 10 giorni dalla notifica (notifica avvenuta il 10 gennaio), pena lo scioglimento del Consiglio Comunale. Che figura! E adesso? Su quale cavallo saliranno? Il “fantino” che li ha guidati finora sembra sia stato abbastanza sprovveduto. Infatti  gli amministratori, con un  seguito spropositato di consulenti, molti dei quali chissà con che tipo di autorizzazione,  non sono stati capaci di apportare le integrazioni al bilancio richieste dal Ministero, dopo più di 70  giorni! E ciò nonostante abbiano evitato il necessario passaggio in Consiglio Comunale. Siamo nella più totale illegalità! Sono sempre quelli che in campagna elettorale si dichiaravano capaci,  competenti  e onesti. Ma come lo dimostrano? Indirizzando una nota, a firma del Sindaco, al sottoscritto consigliere di opposizione, nella quale,  anziché chiarire come si intenda garantire i diritti dei consiglieri (violati dai funzionari da loro incaricati) di essere informati sull’attività amministrativa, si preoccupa di sapere come io sia potuto venire a conoscenza di alcune note? Perché, Sindaco? Erano forse riservate o troppo “scomode”? Eppure dovresti sapere che i consiglieri comunali hanno un non condizionato diritto di accesso a tutti gli atti che possano essere d’utilità all’espletamento del loro mandato, ciò anche al fine di permettere di valutare – con piena cognizione – la correttezza e l’efficacia dell’operato dell’Amministrazione. Di conseguenza, sul consigliere comunale non può gravare alcun particolare onere di motivare le proprie richieste di accesso, atteso che, diversamente opinando, sarebbe introdotta una sorta di controllo dell’ente, attraverso i propri uffici, sull’esercizio del mandato del consigliere comunale.  Ma ormai niente  ci meraviglia più, perché con questa amministrazione si è toccato davvero il fondo: nulla è stato proposto, nulla di buono è stato fatto e nulla di buono si farà. Colpa di Marrocco? Già, ormai il ritornello lo conosciamo a memoria. Marrocco ha una sola colpa: essere troppo onesto, e fin quando si continua ad agire nella piena “opacità amministrativa” non abbasserà la testa!

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