Pignataro, c’è preoccupazione per la sorte dei 230 operai della Sts Acoustic dopo nuovo PI

Pignataro, c’è preoccupazione per la sorte dei 230 operai della Sts Acoustic dopo nuovo PI

PIGNATARO M. – Nei mesi scorsi, l’amministratore di Fca Mike Manley, ha parlato di piani d’investimento del gruppo ed ha detto che questo dovrà essere rivisto alla luce dell’introduzione dell’ecotassa sulle auto di cilindrata medio-alta e diesel in Italia.

Manley ha ribadito che il piano di investimenti da 5 miliardi previsto per l’Italia dal 2019 al 2021 con la piena occupazione degli stabilimenti era stato pensato prima delle nuove misure, ora “il contesto è cambiato ed il piano dovrà essere rivisto”.

All’interno degli
stabilimenti dell’Alto casertano, nel comune di Pignataro, c’è dunque
preoccupazione per le sorti dei 230 lavoratori della Sts Acoustic.

A margine della
riunione congiunta tra la Triplice e la UGL Chimici e  la Sts, gruppo Fca, azienda tedesca
impiantata a Pignataro (Caserta), tenutasi nella sede della Confindustria di Caserta,
è stata chiara la volontà della società di ricorrere a contromisure che salvino
l’azienda. Misure che comprendono sacrifici per gli addetti ai lavori
e l’adozione di strumenti dai quali ne deriva il controllo degli stessi che già
sono sottoposti a stress e tensioni. I lavoratori vivono una quotidiana
sofferenza durante il proprio turno lavorativo, non si può e non si deve
chiedere ulteriori sacrifici che ledono il diritto e la dignità del singolo.
Non c’è rilancio senza dignità.

“Sicuramente è stato un
incontro costruttivo e pieno di grandi contenuti ma le uniche idee che la Ugl
riconosce – ha detto il segretario UGL Chimici Antonio Maturo –  sono quelle che si mettono in pratica. Per le
cose da fare nell’immediato futuro ci sono già diversi ragionamenti aperti e
che aspettano risposte ma soprattutto fatti, come un tema molto sentito dai
lavoratori: quello di rendere l’ambiente di lavoro soddisfacente, innovativo e
competitivo.

Ormai intavoliamo discussioni per un sostegno ulteriore da parte dell’azienda
– ha continuato Maturo – per far partire tutto nel migliore dei modi ma non si
può parlare di vero rilancio se si chiedono sacrifici maggiori ai lavoratori.

Credo che la priorità sia quella di restituire dignità agli impiegati che da anni vivono una situazione di incertezza indescrivibile. Infatti se qualcosa non si muoverà subito la UGL chimici non chiederà più tavoli per ricevere solo false promesse ma sposterà le problematiche che affliggono le eccellenze verso le istituzioni competenti. Sono sicuro e certo che onestà e fermezza pagheranno sempre nel tempo” ha chiosato il sindacalista.

C.S.

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