CASERTA –Sabato 9, ore 20.45, e domenica 10 marzo 2019, ore 18.00
Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Artisti Associati
presenta
Serena Autieri, Paolo Calabresi
in
La menzogna
di Florian Zeller
adattamento e regia Piero Maccarinelli
con Toto Onnis e Eleonora Vanni
scene Carlo Di Marino, costumi Alessandro Lai
musiche Antonio Di Pofi, luci Umile Vaineri
Sabato 9 marzo alle ore 18.30, sempre al Teatro Comunale di Caserta, Serena Autieri e Paolo Calabresi saranno ospiti del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.
La menzogna è una commedia divertente che racconta le infinite varianti sul tema del desiderio, del tradimento, della verità e della menzogna, scritta da uno degli autori più apprezzati del teatro francese contemporaneo.
Due coppie di amici, una cena convocata dopo molto tempo e un grande disagio che improvvisamente si presenta fra loro. Nulla di “nuovo”, una grande abilità nella declinazione delle varianti, ma, fra le parole, si nascondono frustrazioni e risentimenti bugie e sensualità.
È una ridicola resa dei conti che mostra la falsa morale che si nasconde dietro le convenzioni. Paolo e Alice, Lorenza e Michele credono di vivere in un sistema di valori condivisi che si possono facilmente trasgredire.
Ma la dimensione non è psicologica, poiché tutto è affidato alla parola, al teatro, attraverso un abile gioco di maschere, un gioco divertente e crudele che rende confusi i confini fra la menzogna e la verità, il reale e l’immaginario.
L’adulterio sembra essere l’unico orizzonte della vita coniugale. Ma non è necessario distinguere così chiaramente la verità dalla menzogna.
La commedia costringe gli attori ad abbandonare l’arco psicologico o narrativo dei personaggi, perché, di volta in volta, ognuno di loro è chiamato a recitare o giocare un ruolo opposto a quello che ha vissuto nella scena precedente, senza dare la sensazione che stia mentendo. L’architettura della commedia si fa carico della narrazione e l’attore deve sforzarsi di non essere più intelligente della situazione in cui si trova.