A questo punto, parafrasando le parole del Primo Cittadino, pensiamo che coloro che non amano i beni comuni , sono gli organismi comunali coloro che non li tutelano, spendendoci soldi senza avere servizi, rifiutando qualsiasi collaborazione con i cittadini per gestire questi spazi che sono “vitali e funzionali” alla qualità della vita a Caserta, coloro che non parlano di progettualità di una città diversa, di un Parco Maria Carolina diverso, ma si affidano a bandi di gestione che nel 99% dei casi significano l’ennesimo “regalo” all’imprenditore di turno e l’ennesimo spazio chiuso alla libera fruizione dei cittadini (Piazza Mercato docet).
CASERTA – Di seguito il comunicato stampa inviatoci dalla Rete Reclaimers sulla questione relativa alla gestione del Parco Maria Carolina:
Leggiamo dalla stampa e dai canali telematici le esternazioni del Sindaco riguardo lo stato di degrado in cui versa il Parco Maria Carolina.
Da ormai due anni la rete Reclaimers ha provato a porre l’attenzione su uno spazio verde della città “invisibile” agli occhi delle Giunte passate e presenti, organizzando giornate di pulizie, eventi aperti alla città e presentando all’amministrazione un progetto di gestione (a costo zero ovviamente per l’ente comunale) già corredato di Banca del Tempo (utile alla partecipazione della cittadinanza attiva e alla preservazione e rifunzionalizzazione degli spazi pubblici) con circa 300 ore mensili di disponibilità di associazioni e singoli.
Progetto ovviamente bypassato e anch’esso invisibile agli occhi del’ Amministrazione.
Constatiamo con amarezza che il Sindaco Pio Del Gaudio denunci una situazione di abbandono corredando la sua tesi con foto che ritraggono sacchetti non raccolti e strutture costruite e non tutelate.
L’amarezza parte dal fatto che ci chiediamo: ma il Sindaco Del Gaudio sa davvero cosa è successo a Parco Maria Carolina?
Sa ad esempio che il Parco è sprovvisto di acqua per l’ irrigazione e il ristoro dei frequentatori? Sa che non ci sono Bagni pubblici? Sa che esiste una convenzione (pagata dai cittadini profumatamente) per la pulizia e manutenzione del posto affidata a CasertaFlora, che dovrebbe agire, in tempi efficienti, per la pulizia del Parco, e invece erbacce alte di inverno ed erba bruciata in estate sono gli scenari che si presentano a chi la frequenta? Sa che esiste una ditta (pagata dai cittadini profumatamente), Caserta Ambiente che è l’unica autorizzata alla raccolta del RSU, e che invece non è passata praticamente mai al Parco Maria Carolina, neppure per svuotare i pochi bidoncini che sono ivi installati e in cui c’è immondizia “storica” risalente a due anni fa?
Ci chiediamo se ricorda quali progetti l’Amministrazione ha attuato per quell’area, a parte la pantomima grottesca per fortuna senza conseguenza, se non di immagine, dei “Maginfici 7”?
Il Sindaco sa che il Parco è stato inspiegabilmente lasciato aperto e “ABBANDONATO” per tutta l’estate e poi inspiegabilmente chiuso quando gruppi di cittadini cominciavano ad organizzarsi per viverlo, costruendo attrezzature ex novo per praticare sport urbani (come hanno egregiamente fatto i ragazzi del Caserta Urban Riders costruendo un piccolo Skate Park pubblico per skate, pattini e bici), cercando di sistemare al meglio una gestione dei rifiuti non raccolti dalla nettezza urbana e molte volte portando con le proprie auto i rifiuti alle isole ecologiche, o semplicemente portando i propri amici a 4 zampe e vedendosi lì la sera?
La Rete Reclaimers continuerà la sua lotta affinché, la proprietà e la gestione del Parco Maria Carolina rimanga pubblica, e invita l’Amministrazione ad attivare subito un servizio di manutenzione straordinaria e alla RIAPERTURA nonché invita il Sindaco a “fare” chiarezza sulla destinazione del Parco, al fine di evitare che un altro pezzo di ricchezza della città possa essere una facile preda della speculazione privata e della incapacità di gestione di “ciechi” amministratori pubblici.
RETE RECLAIMERS Rete per la riappropriazione dei Beni Comuni
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