Pignataro, il Comune liquida le spese legali in attesa del secondo round al Tar contro il Consorzio Asi

Pignataro, il Comune liquida le spese legali in attesa del secondo round al Tar contro il Consorzio Asi

PIGNATARO M. – In attesa della camera di consiglio del 17 aprile, tiene ancora banco l’esito del ricorso presentato dal Comune di Pignataro Maggiore e dal consigliere comunale Rosa Pettrone contro il Consorzio Asi, per l’esito della riunione nel corso della quale è stato rinnovato l’organo direttivo. Il 4 marzo scorso, infatti, era stata convocata l’assise per la sostituzione di alcuni consiglieri dimissionari. In quella sede, tuttavia, hanno rassegnato le dimissioni anche il presidente del comitato direttivo, Raffaela Pignetti, e l’altro componente del comitato direttivo, Nicola Tamburrino. A quel punto l’assemblea ha rivotato per l’elezione del Cda rieleggendo Pignetti e Tamburrino, oltre ad Alessandro Rizzieri. Tutti in quota centrosinistra. Alla seduta era assente la rappresentante del Comune di Pignataro Maggiore, il consigliere Rosa Pettrone.

Ora, secondo il legale del Comune pignatarese, l’avvocato Luciano Costanzo, la seduta andava sospesa e riconvocata per consentire a tutti i rappresentanti degli Enti non presenti di esercitare le proprie prerogative. Per questo motivo è stato presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania chiedendo l’adozione di misure cautelari monocratiche di sospensione degli effetti della Deliberazione del Consiglio Generale del Consorzio ASI di Caserta n. 16 del 4.3.2019 e di ogni altro atto preordinato connesso e consequenziale.

Il presidente della prima sezione, con decreto pubblicato il 18 marzo scorso, ha respinto la richiesta cautelare e ha fissato la camera di consiglio per il prossimo 17 aprile. “Ritenuto che non sussiste il requisito della “estrema gravità ed urgenza – scrive nelle motivazioni il giudice amministrativo –, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”, atteso che il pregiudizio lamentato viene riferito al futuro compimento di attività amministrative e gestionali, alcune delle quali a carattere “necessario”, la cui eventuale lesività deve ancora concretizzarsi ed essere verificata”. Aspettando di conoscere il verdetto di merito della prima sezione, al Comune non resta che liquidare i 1500 euro di spese legali.

Red. Pol.

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