CASERTA – Meno di un mese fa il giornale “LA REPUBBLICA” titolava “Abbiamo smesso di immaginare” in cui il fantasiologo MASSIMO GERARDO CARRESErifletteva sul rapporto tra le nuove tecnologie e la facoltà della fantasia. Lo studioso di Storie e caratteristiche della fantasia, immaginazione e creatività(citato anche in una scheda dell’ENCICLOPEDIA TRECCANI ONLINE in cui si descrive la sua attività di fantasiologo) vive a CALVI RISORTA, in provincia di Caserta e, nelle ultime settimane, ha condiviso la sua esperienza professionale da Ischia a Roma, dal carcere di Poggioreale al Festival della Filosofia in Magna Grecia fino al Consiglio Europeo Sviluppo Umano. “Fantasia, immaginazione, creatività – scrive Carrese sul suo blog www.fantasiologo.com – sono tre parole solitamente svilite nel linguaggio comune e associate alla spensieratezza e all’astratto ma a guardarle bene si scopre la loro forte aderenza in ogni singolo aspetto della nostra vita al punto che fondano la realtà stessa in cui viviamo. Non c’è cosa creata dall’essere umano che non nasca dalla sua fantasia, immaginazione e creatività”. Domenica 28 aprile alle ore 17:30 il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese sarà alla Libreria CHE STORIA di Caserta per presentare il libro Filomena non era bugiarda (Lavieri) dello scrittore CARLO SPERDUTI, autore di numerosi racconti apparsi in antologie edite da CaratteriMobili, Zero91, Gorilla Sapiens, Verba Volant. Ingresso libero.
C.S.