BELLONA – Il Comune di Bellona è costretto a incassare ancora una volta un duro colpo sulla vicenda Ilside, l’impianto per la raccolta dei rifiuti andato in fiamme nel luglio del 2017. L’Ente municipale, infatti, aveva emesso l’ordinanza sindacale numero 5 del 10 aprile 2018 con la quale imponeva alla Eco Terra srl l’ordine di mettere in sicurezza l’area in località Ferranzano, in luogo della società, l’Ilside srl, risultata essere inadempiente. La Eco Terra srl, ritenendo la misura ingiusta, era ricorsa al Tar per chiedere l’annullamento dell’ordinanza sindacale e di tutti gli atti presupposti, preparatori, conseguenti e, comunque connessi.
La quinta sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania ha accolto tale istanza. “In particolare – si legge nella sentenza depositata il 29 aprile scorso – nell’atto impugnato si rappresenta che l’ordine – originariamente impartito alla sola ILSIDE, a seguito di incendio verificatosi presso l’impianto nella giornata dell’11 luglio 2017 e rimasto inadempiuto da quest’ultima – è stato poi esteso in via solidale alla Eco Terra, il ricorso deve essere accolto, con conseguente annullamento in parte qua dell’ordinanza con lo stesso impugnata, nella parte in cui pone in capo alla ricorrente l’ordine di provvedere in via solidale con la Ilside alla rimozione dei rifiuti derivanti dall’incendio dell’impianto di smaltimento rifiuti già gestito da quest’ultima; assorbita ogni altra censura”.
Così i giudici amministrativi hanno annullato l’ordinanza sindacale e condannato il Comune di Bellona alla refusione delle spese di lite in favore della ricorrente (1.500 euro, oltre accessori come per legge).

sentenza Tar – Bellona

Red. Pol.