Scurati: “E’ caduta la pregiudiziale antifascista in Italia e in Europa”. Lo scrittore napoletano autore di M – il figlio del secolo in un confronto tra il regime fascista e l’attualità politica italiana

Scurati: “E’ caduta la pregiudiziale antifascista in Italia e in Europa”. Lo scrittore napoletano autore di M – il figlio del secolo in un confronto tra il regime fascista e l’attualità politica italiana

TORINO – L’edizione 2019 del Salone del Libro di Torino è stata anticipata dalle polemiche sulla partecipazione (poi revocata dall’organizzazione) all’ormai consueta rassegna culturale torinese di AltaForte, la casa editrice di CasaPound che ha pubblicato il libro-intervista su Matteo Salvini. La successiva polemica su fascismo e antifascismo ha anticipato – manco a farlo a posta – la presentazione del libro di Antonio Scurati su Benito Mussolini. M – il figlio del secolo, diventata in questi mesi la bibbia laica dell’antifascismo mainstream, rischiava di essere caricata di significati extraletterari che non le appartengono. Scurati, tuttavia, non ha raccolto le provocazioni della banale polemica mediatica, ma è riuscito a mantenere la questione in un ambito, quello della letteratura, che esula da ogni strumentalizzazione contingente.
Accompagnato da Francesco Piccolo, lo scrittore napoletano ammette di non aver mai pensato di volere e potere scrivere un romanzo sul duce. “Da piccolo avevo il culto di Fenoglio e sognavo di scrivere un libro sulla Resistenza. Poi, dopo averlo finalmente dato alle stampe, avevo tra le mani molto materiale sul ventennio”. In effetti un libro su Mussolini, raccontato con la spietata libertà tipica dell’arte, forse non è mai stato scritto. Probabilmente anche per quella che lo stesso scrittore ha definito una interdizione non scritta. “Oggi – dice Scurati – è caduta la pregiudiziale antifascista in Italia e in Europa”, e forse per questo è possibile scrivere un libro del genere.
Il risultato della lotta al fascismo è stata la democrazia, non un premio di poco conto per chi ama la libertà, ma oggi progressivamente, come ammette lo scrittore, quella eredità sta diventando passiva. Il narratore napoletano, infatti, ha tenuto a sottolineare che “il fascismo è stato un abominio seduttivo” che ha cassato la libertà del Paese ed è per questo che i valori della resistenza vanno tenuti vivi.
Di fronte alla domanda relativa al possibile ripetersi di quelle condizioni, Scurati ha chiosato: ”Il fascismo non può ripetersi in quella forma e non con quella violenza. Il lungo periodo di pace ci fa essere estranei alla violenza degli anni ’20. Tuttavia, va ricordato un aspetto: quella di Mussolini fu una scommessa sul peggio. Puntò sul risentimento che nel primo dopoguerra era molto diffuso, e vinse quella scommessa. Oggi c’è un risentimento che ha forme diverse, ma che il ceto politico cavalca per vincere quella famosa scommessa sul peggio”.

Red.

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