SPARANISE – Non finisce di stupire la vicenda della certificazione dei dati della raccolta differenziata del Comune di Sparanise.
Come si ricorderà ed in estrema sintesi nel mese di giugno con grande enfasi l´assessore al ramo del Comune di Sparanise diffuse a mezzo dell´addetto stampa comunale alcuni dati in base ai quali la cittadina calena si sarebbe classificata “nella piazza d´onore” sulla base di una immaginaria classifica. Nel testo dello scritto la posizione “in classifica” veniva specificata nel 17° posto, con evidente sfida di ogni credenza popolare che da sempre intravede nel numero dispari 17 eventi poco fausti. Quei numeri, neppure esaltanti per la verità, vennero messi subito in discussione dal nostro sito poiché non erano dati certificati sulla base delle rigide procedure ormai previste per i dati dei rifiuti in Campania. Settore passato alle cronache nazionali per le difficoltà dovute, in passato, anche a gravi infiltrazioni camorristiche presenti nell´intera filiera dei rifiuti dalle discariche ai consorzi dei rifiuti, alle società miste come la famigerata Eco4 che pagava ogni mese una somma al locale clan camorristico “mentre i politici presenti nel CDA nascondevano la testa sotto il tavolo” (testuale dichiarazione di un pentito di camorra n.d.a.). Nacque una polemica dove l´amministrazione in carica a Sparanise si segnalava per l´uso di toni poco urbani nei confronti dell´Avv. Salvatore Piccolo, reo di aver semplicemente detto di voler aspettare i dati certificati, mentre continuava ad affermare che i dati sbandierati erano ufficiali. “Noi solo numeri ufficiali, altri danno i numeri” doveva essere la battuta ad effetto di quella polemica che oggi fa davvero sorridere ed anzi riflettere sopratutto per quello che è accaduto successivamente.
Pochi giorni fa la Regione Campania pubblicava il decreto regionale con il quale si certificavano i dati della raccolta differenziata per la Provincia di Caserta, tra i Comuni soggetti alla certificazione, ben 94, non vi era Sparanise. Ma come? Sparanise non era entrato nella piazza d´onore? Non era al 17° posto della “speciale”graduatoria pubblicizzata dall´assessore alla nettezza urbana di Sparanise? Sempre sfidando la sorte e la tradizione popolare che attribuisce al numero 17 presagi poco fausti, il sindaco di Sparanise, che di secondo nome fa Fausto, fa affiggere un manifesto murale ufficiale ( quindi pagato con i soldi pubblici) per le vie del paese. Il manifesto a colori pubblica un´altra classifica “speciale” redatta naturalmente solo a Sparanise per la raccolta ufficiale e dal 17° posto il comune caleno viene retrocesso al 22°(?!). Non si sa se il peggioramento in classifica sia dovuto a qualche ulteriore accidenti o se sia semplicemente un tentativo mal riuscito di superare l´infausto 17.
Il manifesto quasi sicuramente redatto e preparato prima che fossero resi noti i dati che escludono dalla certificazione Sparanise, riportava i medesimi dati numerici che avevano precedentemente fatto gridare alla piazza d´onore e poi al 17°posto. Purtroppo alla Regione Campania, in sede di certificazione dei dati della raccolta differenziata la classifica era diversa e Sparanise in materia di rifiuti risultava “retrocesso”, da sciogliere , come titolava a tutta pagina un importante quotidiano locale.
Già nel primo pomeriggio di quella giornata i manifesti murali con i dati del 22° posto firmati dal sindaco (Fausto nel secondo nome) e dell´assessore al ramo non si trovavano più, scomparsi, coperti da altri manifesti. Neppure il solito blog bene informato perchè di proprietà dell´addetto stampa comunale mostrava il manifesto del Comune di Sparanise. Eppure generalmente riporta anche lo starnuto, per restare nell´alveo della correttezza linguistica, dell´ultimo assessore di quella giunta.
Dopo qualche giorno il colpo di scena. Lo scoop
Un colpo giornalistico da premio “Pulizer” dell´agro caleno.
Proprio sul sito dell´addetto, che aveva curiosamente ignorato il manifesto ufficiale, compare una singolare (nel senso letterale singolare = una sola, singola) nota sottoscritta dall´ing. Paolo Madonna che è il responsabile provinciale del settore rifiuti della Provincia di Caserta ed è indirizzata al sindaco di Sparanise e per conoscenza al direttore generale della Provincia, che è anche l´unico revisore dei conti del Comune di Sparanise.
Nella nota pur confermando che i dati di Sparanise non risultano certificati dalla Regione ( per il tramite dell´apposito osservatorio regionale ) si dava notizia di un disguido nella trasmissione dei dati dalla Provincia alla Regione ( la nota in questione pubblichiamo) e si auspicava la definitiva certificazione dei dati, attestazione firmata dall´Ing. Paolo Madonna. E´ giusto sottolineare che nel comunicato stampa con il quale si diffondeva la nota dell´Ing. Madonna si riportava anche un commento polemico del sindaco di Sparanise che conteneva affermazioni giudicate volgari e dirette evidentemente agli avversari politici. Commenti che questo sito decideva di ignorare , tenendo fede al consueto stile del proprietario l´Avv. Salvatore Piccolo.
Proprio stamattina l´ulteriore novità: Paolo Madonna , responsabile del settore rifiuti della Provincia di Caserta, è stato arrestato.
Il provvedimento restrittivo è stato notificato all´ingegnere proprio nell´ufficio della Provincia di Caserta. I reati contestati al funzionario provinciale sono di falso ideologico: stando alle prime notizie di stampa, pare che nel redigere delle attestazioni per il sito di stoccaggio dei rifiuti di Ferrandelle il funzionario si sia dimenticato di una falda acquifera presente nel territorio. Questi i fatti.
Prima di procedere oltre occorre osservare che questo sito si augura che l´ing. Paolo Madonna riesca a dimostrare, al più presto, la propria innocenza ed a riacquistare la libertà. Non abbiamo mai gioito per un arresto e siamo garantisti nei confronti di tutti ed indichiamo all´opinione pubblica , ed alla nostra dozzina di utenti, la presunzione d´innocenza che prevede per l´ing. Madonna, come per chiunque altro, di essere considerato innocente sino a quando una sentenza di condanna definitiva non lo dichiari colpevole.
Certamente appare singolare la strana coincidenza, forse anche solo di cabala, tra la pubblicazione della nota di Madonna, citato nel comunicato stampa del Comune di Sparanise e l´arresto del funzionario provinciale proprio a causa di una attestazione. Una vicenda quella dei dati della differenziata a Sparanise che già aveva manifestato particolari dati, in materia di cabala. Quel 17 così ripetuto sembrava portare male dall´inizio.
L´inchiesta che coinvolge Madonna è coordinata dal Procuratore napoletano Federico Cafiero de Raho, noto per essere uno dei principali magistrati impegnati, con successo, nella lotta alla camorra casertana. Uno che ha scelto di contrastare i clan casertani nei loro affari, tra i quali quello dei rifiuti rappresenta uno dei più importanti, non scrivendo libri o partecipando a conferenze, ma con l´impegno professionale quotidiano. Un magistrato in forza anche alla Direzione Distrettuale Antimafia davvero valoroso e professionalmente scrupoloso. Siamo certi che per arrivare a richiedere l´arresto la procura napoletana da tempo aveva in corso scrupolose indagini che dovevano essere in corso anche quando , meno di una settimana fa, l´ing. Madonna incontrava il sindaco di Sparanise e firmava l´attestato poi pubblicizzato dalla stampa dell´addetto dello staff di quest´ultimo soggetto. Non conosciamo altri aspetti dell´inchiesta giudiziaria che sta trascinando nella bufera il settore rifiuti della Provincia di Caserta, ma se dovessero esserci ulteriori notizie sulla vicenda noi, come sempre, terremo informati la nostra dozzina utenti.
Rassegna stampa
da http://www.avvocatosalvatorepiccolo.it