VITULAZIO – Quando ha messo piede per la prima volta nel suo ufficio di dirigente scolastico alla scuola “Benedetto Croce”, in Viale Dante, Giacomo Coco ha immediatamente notato che c’era una finestra enorme, larga quanto l’intera parete, e l’ha spalancata. Un gesto, apparentemente, semplice e naturale ma dal significato profondo: desiderava che entrasse aria nuova. Era il 2011. Da quel settembre di anni ne sono passati 8 e lui, ogni mattina, ha continuato ad aprire quella grandissima finestra che “ti fa vivere la “vita” di un Paese, di un’intera comunità”.
Sorriso e pugno di ferro, per rivoluzionare una scuola tradizionale ancorata al passato: «Abbiamo introdotto il sabato a casa per tutti e la sociologa come supporto agli alunni e alle famiglie. Nonostante il nostro istituto non è a indirizzo musicale vantiamo una banda musicale di grande spessore, l’abbiamo chiamata Vitulaband.
Da ambientalista convinto abbiamo puntato su progetti con temi forti: ambiente e integrazione.
Abbiamo creato una scuola per tutti evitando, comunque, l’appiattimento verso il basso, e i risultati dei concorsi nazionali a cui ogni anno prendono parte i “nostri”alunni ne sono la prova ».
Parla sempre al plurale Coco: lui e gli altri.
Docenti, segretarie, collaboratori, genitori, enti ed associazioni . E gli alunni, e le alunne, e le bambine e i bambini: «Il primo pensiero».
Dal prossimo anno scolastico Giacomo Coco non sarà più il dirigente della “Benedetto Croce” di Vitulazio: il preside, quello che della carriera ha scalato tutti i gradini, uno per uno, concorso dopo concorso, da Maestro curricolare di scuola elementare a Maestro di sostegno, da vari ruoli di collaborazione a dirigente scolastico.
Inizia la sua carriera di Maestro presso il CD 82 di Miano nel 1976, passa per Marano, Villaricca, Napoli e Arzano, territori non semplici dove le classi erano formate dal doppio degli alunni di oggi.
Nel 1996 approda nel frusinate, a Sora, come dirigente scolastico. Rientra in regione, a Macerata Campania, nel 1999 e ci resta per 6 anni. Dal 2005 al 2010 dirige la Principe di Piemonte a Santa Maria Capua Vetere, un anno a Recale, e dal 2011 ininterrottamente a Vitulazio.
Il manager che guida un esercito di quasi 1000 persone, lascia la «sua» scuola ma non tira il freno, anzi: “È tempo di fare anche altro”, sorride.
Aria, idee. Quella finestra Giacomo Coco non l’ha mai chiusa in sette anni.

C.S.