Franco Roberti: La legalità non concede sconti, deve essere praticata indipendentemente dalle leggi scritte

Franco Roberti: La legalità non concede sconti, deve essere praticata indipendentemente dalle leggi scritte

CALVI R. – L’Associazione Culturale Demetraviva e la Redazione di Calvirisortanews.it hanno presentato, la manifestazione, ” Premio Nazionale Legalità e sicurezza pubblica in Campania”,giunta alla sua III edizione; quest’anno dedicata alla memoria del Giudice di pace, Dott. Andrea Viggiani. L’evento ha visto la partecipazione di centinaia di persone; “E’ solo attraverso la cultura che i giovani possono essere sottratti dalla chimera del facile successo; l’esigenza della legalità è un obiettivo fondamentale in un territorio martoriato da tanti fenomeni criminosi,” ha affermato il Dott. Giovanni Marrocco, presidente dell’Associazione Demetraviva in apertura del convegno.

Il dibattito, introdotto dalla dott.ssa Maria Marcella Izzo, è stato moderato dal giornalista de Il Mattino,dott. Franco Buononato, che nell’esaltare le bellezze del territorio caleno evidenzia la presenza della camorra, quale nemico invisibile che lavora in silenzio e che deve essere combattuto dalla cultura. Quella cultura sana che, dalle parole di Don Luigi Merola, deve essere affidata ad un esercito di educatori, perchè “un ragazzo senza studio è come un uccello senza ali”. La legalità non va predicata, ma va praticata, la legalità è responsabilità è vivere ogni giorno facendo delle scelte. “E non dobbiamo delegare alle forze dell’ordine la salvezza della nostra terra, ma bisogna denunciare insieme, il solista non ha futuro, per salvare l’Italia è necessario lavorare in rete”. Perciò è indispensabile il coinvolgimento di tutte le istituzioni, prima fra tutte la scuola. “E’ auspicabile che nelle scuole”, afferma il Procuratore Capo di Salerno, Dott. Franco Roberti, “i ragazzi conoscano la Costituzione: diritti e doveri”.Oggi, l’art.3 riguardante il principio di uguaglianza , è profondamente sotteso. Le mafie approfittano delle disuguaglianze e si infiltrano per fare affari con i ricchi senza scrupoli e reclutano i disperati dando loro uno stato sociale. Ma la legalità non concede sconti, deve essere praticata indipendentemente dalle leggi scritte. “La legalità è un modo di essere, di comportarsi”, ribadisce il Colonnello Luigi Cortellessa nel suo intervento, “è nello sguardo, nella coerenza, nei costumi privati. L’Italia va curata senza se e senza ma, i convegni sulla legalità rappresentano solo il punto di partenza”. Grande commozione quando nel suo intervento ha ricordato la recente scomparsa di un altro nostro soldato nella missione di pace in Afganistan. Altrettanta commozione quando il Generale Mattiello dedica il premio ricevuto all’appuntato caleno, Nicandro Izzo, ucciso per affermare il suo attaccamento al dovere. L’Avv. Patrizia Viggiani, nel ringraziare gli organizzatori per aver dedicato il Premio alla memoria del padre, ne ricorda il vissuto personale, di un uomo che “non chinava mai la testa”, da cui tutti devono trarre esempio. Un encomio per l’alta valenza formativa della manifestazione viene espresso dal Giudice Giovanni Caparco, il quale ribadisce che è necessario dare ai nostri giovani esempi concreti e impegno costante nel combattere l’illegalità. Il Dott. Marrocco nel ringraziare le forze dell’ordine che “con sacrificio, mettendo a repentaglio la propria vita e la sicurezza delle loro famiglie, hanno dimostrato che il cambiamento è possibile”, asserisce inoltre che “la corruzione e di per essa la mafia, la camorra, possono essere combattute con coerenza e fermezza. E’ un compito sicuramente non facile, ma è dovere di tutti non permettere a nessuno di sopraffare”.
L’urgenza di un recupero di moralità personale e sociale di legalità è il monito, desunto dal dibattito, che richiama il coinvolgimento di tutti, giovani e meno giovani, a contrastare il crimine organizzato seguendo una “politica antimafia” che ridia dignità alla Nazione.

Luciana Antinolfi

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