PIGNATARO M. – Tra il 23 settembre e il 1° ottobre del 1860, nel turbinio e nel furore della battaglia del Volturno, in cui si decidono le sorti dell’Unità d’Italia, non lontano da Capua si incontrano un giovane garibaldino bergamasco, Aristide Panseri, e una ragazza del borgo di Squille. Sfuggito alle violenze dei contadini del luogo, il giovane soldato, sfinito dalle ferite e dalle sofferenze, viene tratto in salvo dalla contadinella in un casolare. Ne nasce un imprevisto, quanto tenero incontro che sopravvivrà nel tempo grazie al fortunoso ritrovamento di un berretto garibaldino.
Sullo sfondo di una vicenda storica che, drammaticamente, pose fine al Regno delle Due Sicilie, in cui ogni resistenza dell’esercito borbonico fu spazzata dall’inarrestabile avanzata dei ‘Mille’ di Giuseppe Garibaldi, l’autore tratteggia, in una sapiente e dosata novella, l’inedita dinamica tra due giovani, sì differenti, ma già accomunati da un imminente e inevitabile destino che la Storia stava scrivendo. Un incontro innocente, a tratti contrastato, che sembra, in qualche modo, anticipare un incontro ancora più complesso: quello tra due universi, due realtà storico-geografiche che avrebbero dovuto pur convivere tra mille difficoltà e incomprensioni.
Nella stagione definitiva del nostro Risorgimento, Fiorenzo Marino immagina e ricostruisce una vicenda sentimentale tra due estranei; una vicenda capace di gettare una viva luce anche sulle difficoltà dei nostri giorni. Una novella che consente di ripensare – da un’angolatura tutta particolare – il nostro recente passato e constatare, con amarezza, il grigiore di un presente che sembra aver dissipato una stagione di sogni e di speranze. Eppure, nelle pieghe della narrazione si coglie la scintilla di una reazione, di un indifferibile riscatto morale. E la cosa non sfugge a Nando dalla Chiesa, autorevole prefatore del libro, che nel salutare lo scrittore capuano ne registra «l’impegno civile coerente e intelligente, un impegno ricco di misura quanto inflessibile e combattivo».
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Il berretto di Squille (ed. Spartaco, 2019) sarà presentato a Pignataro Maggiore (Ce) nella Sala concerti “Amici della Musica” – Piazza Umberto I – domenica 24 novembre 2019 alle ore 19,00. Dialogherà con l’autore Giovanni Nacca.
Fiorenzo Marino (Succivo, 1951) vive a Capua (Ce). Ha insegnato materie letterarie e latino nei licei. Per le edizioni Il Ponte Etrarte ha pubblicato Schiano: una tradizione su due ruote (2002); Franco Cammisa, 50 anni di fotografia nel territorio atellano; Il tenente e donna Filomena (2004). Nel 2012 per Rogiosi Editori ha curato la «Storia della canapa» nel volume I giorni della canapa (immagini di Salvatore Di Vilio). Ha collaborato con varie riviste, tra cui «Le Muse», edita dall’Associazione «Amici della Musica» di Pignataro Maggiore (Ce).