GRAZZANISE – Le precipitazioni novembrine mettono a nudo le manfrine. Cioè le messiscene, le tiritere che ogni anno si ripetono in ordine all’agibilità/igienicità dei locali scolastici. In questo periodo le lagnanze di dirigenti scolastici, alunni/e e famiglie si rivelano tremendamente vere. E amministratori ed uffici tecnici si vedono costretti, qui e là, a chiudere gli edifici per provvedere ad urgenti riparazioni.
La sede distaccata grazzanisana dell’Istituto tecnico “G.C.Falco” è l’attuale triste conferma della manfrina di cui sopra: vacanze forzate da sabato 16 novembre a mercoledì 20. Ad agire a tutela della comunità scolastica, energicamente, la ds Angelina Lanna che (sulla scorta di ben 11 comunicazioni scritte e 3 servizi fotografici inviati al protocollo del Comune dal settembre 2018) nella giornata di venerdì ha chiesto ed ottenuto un sopralluogo del capo dell’Utc, arch. Antonio Aversano, il quale, prendendo atto, fra l’altro, delle vistose infiltrazioni d’acqua e del preoccupante stato del wc, si è assunto la responsabilità di disporre l’immediata sospensione del pubblico servizio onde dar luogo ai lavori indispensabili. Dunque, parziale chiusura dell’edificio, per sostituire gl’impianti compromessi, ma inevitabile blocco delle lezioni. Appena un giorno prima la medesima ds era stata a colloquio col commissario, il viceprefetto Aldo Aldi, che sta reggendo le sorti del Comune il cui Consiglio venne sciolto agl’inizi del luglio scorso.
Gli studenti, dal canto loro, hanno siglato la scritta “Questo indirizzo non deve morire!” su uno striscione appeso alla cancellata esterna, sintetizzando lo sdegno per il lento tramonto che riguarda appunto la sede distaccata, attiva nel settore tecnologico-aeronautico, ed ampliando così l’orizzonte della protesta.
Cosa s’imporrebbe allora, a partire da giovedì 21 novembre? Non è difficile immaginarlo: la convocazione di una “conferenza dei servizi” aperta a tutte le componenti deputate e finalizzata a programmare, oltre l’emergenza, iniziative di chiarimento e di rilancio dell’unico Istituto di scuola secondaria superiore funzionante a Grazzanise che va comunque salvato, per il servizio istituzionale che presta e per l’irrinunciabile valore culturale.
Raffaele Raimondo