Manna: “Gli oneri di urbanizzazione non possono finanziare i beni confiscati”

Manna: “Gli oneri di urbanizzazione non possono finanziare i beni confiscati”

PIGNATARO M. – Di seguito la lettera dell’ex presidente dell’associazione Acli Terra Campania per la legalità in merito al nostro articolo del 19 novembre scorso (leggi qui):

Gentile direttore,

con interesse ho letto l’articolo del 19-11-2019, con oggetto: “Pignataro Maggiore, gli oneri di urbanizzazione sostengono le casse del Comune: potrebbero finanziare anche la ristrutturazione dei beni confiscati”   

  • Rilevo che, per questa Amministrazione con l’Ing. Parente responsabile dell’Ufficio Tecnico e, la Coop Don Peppe Diana che gestisce i beni confiscati, tutto è possibile, in particolare l’IMPOSSIBILE. Ad Agosto 2019, ho provveduto a effettuare, altre, DENUNZIE presso la Procura della Repubblica per tramite il Comando Carabinieri di Pignataro, (se necessario posso esibire documentazione).
  • Sono 10 anni che, si attende la REVOCA a ACLI TERRA CAMPANIA PER LA LEGALITA’ e il verbale di consistenza dei beni dell’Acli, per definire la cancellazione, legale, del rapporto tra l’Associazione e il Comune.

Da tutto come rilevato e, altro che per solo carità Cristiana non viene elencato, si precisa che: GLI ONERI DI URBANIZZAZIONE NON POSSONO SERVIRE PER FINANZIARE LA RISTRUTTURAZIONE DEI BENI CONFISCATI! 

MOTIVI:

  1. La legge individua bene a cosa servono gli oneri di urbanizzazione e, visto le criticità del territorio è giusto utilizzarle per questo fine!
  2. I progetti per la ristrutturazione, di questi immobili confiscati, devono essere individuati dal concessionario che conosce e fa comprendere il loro fine.
  3. Il concessionario, una volta individuato la necessità dell’intervento, elabora e si adopera a proprie spese a realizzarlo anche chiedendo l’aiuto degli organi proposti, NON CERTAMENTE A SPESE DEI CITTADINI CHE, NON POTRANNO USUFRUIRE DEI SERVIZI A LORO DOVUTI RICAVATI DAGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE (ALTRA PUNTATA PER ELENCARE LE CRITICITA’ DEL TERRITORIO)
  4. I terreni confiscati, infatti, fino a poco tempo alimentavano le tasche dei clan che li possedevano. Dovevano essere il carburante capace di alimentare le potenzialità di una zona ricca di risorse e di capacità finora inespresse e, rappresentare motivo di fiducia nel futuro da parte dei giovani del luogo.                                                        

Oggi dopo 10 anni, questa presunta cooperativa, non ha alimentato nessuna potenzialità del territorio ricco di risorse e nessuna fiducia (DI LAVORO??????) nei giovani del luogo. Grazie a chi doveva controllare e, non ha controllato, la cooperativa don Peppe Diana, ha solo sfruttato per propri interessi personali, dei soci, il loro portafoglio. 

 

CHIEDO a questa Amministrazione:

I BILANCI QUESTI SIGNORI, COOP DON PEPPE DIANA, LI PRESENTANO? SIG. SINDACO, CHE SIANO COMPRESI ANCHE I CONTRIBUTI AGEA SU SUOLI INESISTENTI ALLA COLTIVAZIONE

I PROGETTI FATTI E FUTURI?

LA TRASPARENZA VUOLE CHE SIANO PUBBLICI, COME FACEVA ACLI TERRA CAMPANIA PER LA LEGALITA’

 

Le osservazioni alla delibera 141 del 14 novembre 2019, saranno trasmesse con PEC alla Regione Campania da parte del sottoscritto.

 

Grazie era doveroso, per i cittadini di Pignataro, chiarire contro la propaganda di incapaci, incompetenti e inaffidabili

 

Gaetano Manna

Commenta con Facebook