Narcotraffico: il ruolo di vertice dei fratelli Felicia e Raffaele Ligato di Pignataro Maggiore sottolineato anche dalla sentenza della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso di Francesco Russo, residente in Sparanise – Pubblichiamo il testo integrale del documento

Narcotraffico: il ruolo di vertice dei fratelli Felicia e Raffaele Ligato di Pignataro Maggiore sottolineato anche dalla sentenza della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso di Francesco Russo, residente in Sparanise – Pubblichiamo il testo integrale del documento

PIGNATARO MAGGIORE/SPARANISE – Il ruolo di vertice dei fratelli camorristi pignataresi Felicia e Raffaele Ligato (figli del capomafia ergastolano “don  Rafele”)  nel grande affare del narcotraffico  è stato sottolineato anche dalla Corte di Cassazione nella sentenza che ha dichiarato inammissibile il ricorso di Francesco Russo, residente in Sparanise. Pubblichiamo a corredo di questo nostro articolo il testo integrale della sentenza numero 42392/2019 della sesta sezione penale della Corte di Cassazione che ha altresì condannato Francesco Russo al pagamento delle spese processuali e della somma di 2000 Euro in favore della Cassa delle ammende.

Come si legge tra l’altro nella citata sentenza “con ordinanza del 21 marzo 2019 il Tribunale di Napoli ha rigettato l’istanza di riesame proposta nell’interesse di Russo Francesco avverso l’ordinanza del G.i.p. presso il Tribunale di Napoli che, in data 23 febbraio 2019, disponeva nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere in ordine al reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico (capo A) e a quello di cessione di un quantitativo (pari a grammi 102) di sostanze stupefacenti del tipo hashish in favore di Iossa Valerio (capo L), confermandola previa esclusione dell’aggravante di cui all’articolo 7 della legge numero 203 del 1991. Avverso la su indicata decisione ha proposto ricorso per Cassazione il difensore del Russo”. Precisiamo per i nostri pochi ma affezionati lettori che la suddetta ordinanza di custodia cautelare in carcere porta effettivamente la data del 23 febbraio 2019, ma fu eseguita il successivo 5 marzo 2019.

Sentenza Cassazione – Russo

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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