ROMA – Una ragazza di appena trent’anni, originaria di Vitulazio, è stata trovata morta alla fermata Flaminio della metropolitana di Roma. Il corpo della giovane è stato trovato da una donna che questa mattina, intorno alle 8.30, si era recata nel bagno della stazione della metro e ha trovato la salma in una pozza di sangue. Sul posto, oltre al pm di turno della Procura ordinaria, carabinieri e 118, si è recato anche il pm di turno della Procura militare. Secondo i primi rilievi, la giovane sarebbe morta a causa di un colpo di pistola al petto, partito dalla sua pistola d’ordinanza.
La trentenne, nell’Esercito da 5 anni, era in servizio nel reparto Genio di Piacenza ma svolgeva temporaneamente il servizio di Strade Sicure nella capitale. Secondo le prime agenzie, avrebbe lasciato una lettera di 15 pagine per spiegare i motivi del suo tragico gesto: motivi personali.
In ogni caso, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, la dottoressa Nunzia D’Elia, ha aperto un fascicolo sulla morte della ragazza ipotizzando, secondo indiscrezioni, l’accusa di istigazione al suicidio a carico di ignoti. Nelle prossime ore sarà analizzata anche la lettera.
Red. cro.