PIGNATARO M. – Gli inquilini di Palazzo Scorpio riescono a incartarsi anche sui concorsi comunali e a imboccare la strada di una nuova vertenza amministrativa che probabilmente durerà anni, con annesso esborso di denaro pubblico.
La vicenda questa volta riguarda il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e part-time di un istruttore tecnico-urbanistico di categoria C – posizione economica C1. A conclusione del lungo iter che ha portato i candidati ad affrontare due prove scritte, l’unico a superare indenne entrambi i compiti e a maturare il diritto ad affrontare la prova orale era stato l’architetto Vincenzo Sansiviero. Il 27 dicembre scorso, infatti, il tecnico avrebbe dovuto superare l’ultimo scoglio per assicurarsi l’agognato posto a tempo indeterminato nell’ufficio tecnico di via Municipio.
Improvvisamente, però, è arrivato il colpo di scena: il responsabile unico del procedimento, il dottor Salvatore Vito, ha bloccato tutto annullando in autotutela gli atti emessi dalla commissione del concorso. Il dirigente comunale, recependo una indicazione del segretario comunale, infatti, ha contestato la predisposizione con largo anticipo delle tracce delle prove scritte. Tale atto, secondo il dottor Vito, non rispetterebbe l’articolo 176 del Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. Il provvedimento del responsabile unico del procedimento era stato avallato dal sindaco Giorgio Magliocca e dal suo vice, Antonio Palumbo, oltre che supportato da un parere pro veritatedi uno studio legale romano. Vista tale situazione, il funzionario di Palazzo Scorpio ha imposto la ripetizione delle procedure e quindi delle due prove scritte.
Come facilmente pronosticabile, la determinazione di Vito ha scatenato un terremoto amministrativo. A gennaio i tre membri della commissione giudicatrice del concorso hanno presentato le dimissioni irrevocabili (con note protocollate numero 124, 126 e 127 del 7 gennaio 2020). Inoltre è stato presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania contro il Comune per l’annullamento degli atti che hanno invalidato il concorso. Contro l’istanza – supponiamo presentata dal concorrente danneggiato, l’architetto Sansiviero -, protocollata a Palazzo Scorpio lo scorso 20 febbraio (con numero 1523/2020), la giunta comunale ha già ordinato la costituzione in giudizio e la nomina di un legale (con delibera numero 36 del 27 febbraio scorso).
Leggi le delibera di giunta numero 36: Costituzione in giudizio al Tar
Red.