PIGNATARO M. – Che il seme della solidarietà e della condivisione abbiano prodotto sempre buoni frutti in tutto l’Agro Caleno-Capuano e, in particolare, a Pignataro Maggiore, è, da sempre, un dato di fatto incontrovertibile. Va sottolineato, però, che, da qualche tempo a questa parte, i vari soggetti sociali operanti sul territorio pignatarese sembrano intenzionati a prendersi il primato per quello che concerne la gioia di fare beneficenza concreta e la consapevolezza di vivere per dare una mano agli svantaggiati e ai deboli di questo mondo. Depongono in tal senso anche la scia di manifestazioni, a scopo solidale, che le varie organizzazioni di Volontariato locale hanno posto in essere, anche nel recente passato. Tra queste, ricordiamo le due più recenti, che, guarda caso, sono state entrambe organizzate e condotte da Volontari impegnati sul fronte sanitario. Parliamo, ovviamente, della recentissima raccolta di sangue targata A.V.I.S., attraverso la quale, si è raccolto una discreta quantità di prezioso liquido ematico, peraltro, subito messo a disposizione della Banca del Sangue, facendo pure opera di senilizzazione sull’opinione pubblica circa il grave problema della continua penuria di sangue sull’intero territorio nazionale, e dell’iniziativa odierna, che, iniziata alle ore 8.30 e terminata alle ore 13.00, ha viszto i ragazzi della Confraternita di San Giuseppe impegnati nella ormai tradizionale distribuzione delle azalee, il cui ricavato sarà devoluto, attraverso l’A.I.R.C., a favore della ricerca contro il cancro. Grazie agli stand allestiti in Piazza Umberto I°, davanti alla Chiesa dell’Addolorata e in località Partignano, i Volontari impegnati possono ben dire che, anche quest’anno, loro e la città di Pignataro hanno dato più di una mano alla ricerca contro il cosiddetto “Male del Secolo”. Alla luce di quanto esposto e fatto vedere finora, quindi, non si ha tema di sbagliare se si afferma che la solidarietà, la condivisione e l’attenzione ai più deboli sono di casa a Pignataro Maggiore. “Senza falsa modestia, afferma Antonio, uno dei Volontari impegnati, siamo sanamente orgogliosi di noi stessi e della nostra città.” E noi aggiungiamo che siamo sicuri che non è finita qui e che, nell’immediato futuro, sentiremo ancora parlare di Antonio e della sua splendida città.
C.S. Daniele Palazzo