BELLONA – Dopo il video-denuncia realizzato da un cittadino attivista del Comitato “Mai più Ilside” il 30 aprile scorso, in cui si sottolinea lo stato di abbandono e di incuria dell’ex sito di stoccaggio – con alte erbacce che stanno crescendo sui numerosi cumuli di terreno e rifiuti in combustione, fino a raggiungere i margini del ciglio stradale lungo la recinzione dell’Ilside -, oggi il Comitato cittadino ha inviato – via pec – formale richiesta per un intervento di manutenzione presso la strada provinciale 333 di Bellona, in località Ferranzano, alla Provincia di Caserta, al Comune di Bellona, alla Prefettura, ai Vigili del Fuoco Comando di Caserta, e alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. La richiesta è finalizzata a segnalare la necessità di interventi di pulizia atti a prevenire disastri come quelli dell’11 luglio 2017. Nell’ultimo comunicato spiegano le motivazioni della loro apprensione:
#comitatocittadinoBellonaTrifliscomaipiuilside
#comunicato del 02 maggio 2018
Nove mesi caduti nel vuoto. Oltre ad una messa in sicurezza mai avviata, adesso si prospettano nuovi profili di rischio per l’ex sito di stoccaggio. La zona adiacente Ilside e i margini della strada sono invasi da erba, che, con l’approssimarsi della stagione estiva, accrescono il pericolo di nuovi incendi.
Nell’ottica dell’autotutela della Comunità e del territorio sono state precettate in data odierna le Istituzioni competenti. Abbiamo sollecitato un intervento rapido di pulizia della zona circostante, al fine di prevenire nuovi roghi che potrebbero svilupparsi dall’esterno, proiettandosi verso l’impianto, che stocca ancora tonnellate di rifiuti non combusti, tra cui soprattutto plastica.
La parola d’ordine è e rimane resistere e difendere il territorio contro l’immobilismo della politica, contro il profitto fondato sulla creazione ad arte delle emergenze ambientali, contro ogni speculazione che comprometta il nostro ecosistema.
SPETT.LE PROVINCIA DI CASERTA
E p.c. SPETT.LE COMUNE DI BELLONA
SPETT.LE PREFETTURA- UTG DI CASERTA
SPETT.LE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI CASERTA
SPETT.LE PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI S. MARIA CAPUA VETERE.
Oggetto: richiesta di intervento di pulizia e manutenzione stradale. Bellona. SP 333
Con la presente lo scrivente Comitato Cittadino Bellona/Triflisco rappresenta alle S.S.V.V. la necessità di predisporre, con somma urgenza, interventi di manutenzione e pulizia del ciglio stradale in prossimità del sito di stoccaggio ex Ilside, ubicato in Bellona, Loc. Ferranzano, SP 333. Invero la presenza di erba lungo il margine della strada costituisce fonte di grave pericolo, stante la vicinanza all’impianto già oggetto di due devastanti incendi.
Alla luce di quanto sopra si sollecita un intervento tempestivo, volto ad eliminare potenziali fonti di nuovi roghi. In attesa di cortese riscontro si porgono
Distinti saluti
Comitato Mai più Ilside
Oggi altro SOS.
Gli abitanti di Ferranzano, preoccupati del forte odore acre che si alzava dal sito, hanno lanciato l’allarme nel gruppo Comitato cittadino:
una ‘chat Whatsapp’ appositamente creata circa 8 mesi fa , per monitorare eventuali anomalie e avvistamenti sospetti, stante la mancata installazione delle tanto sbandierate telecamere, nonostante la Procura di Santa Maria C.V. avesse imposto alla società Ilside di predisporre un impianto di videosorveglianza, al fine di presidiare il sito e prevenire ulteriori rischi di roghi.
Il vento intenso ed insistente di questi giorni potrebbe ossigenare sempre più il materiale ancora in combustione e mai spento, alimentando le fumarole, che anche in pieno inverno, con pioggia e freddo, non hanno mai smesso di fuoriuscire dai cumuli con puntuale cadenza.
Si legge nella loro nota di commento al video sulla fumarola:
“Oggi Ilside e contrada Ferranzano sono sferzate da un vento implacabile. Le esalazioni si diffondono nei paraggi, rendendo sempre più intollerabile la permanenza dei residenti, che è ormai diventata “resistenza” in tutti i sensi. Le temperature si alzano. L’erba cresce rigogliosa. E tutt’intorno si sta a guardare. Da nove mesi si osserva, si scruta, si denuncia chi denuncia, ma di concreto ancora nulla è stato fatto.”
#NunTenitNuPocEscuornFacc
Eusebio Lieve