Agenda teatrale dal 9 al 15 novembre 2015 in Campania, programmata dal Teatro Pubblico Campano

Agenda teatrale dal 9 al 15 novembre 2015 in Campania, programmata dal Teatro Pubblico Campano

NAPOLI –

Teatro La Provvidenza di Vallo Della Lucania

info 0974717089

inaugurazione stagione teatrale 2015/2016

Martedì 10 novembre ore 20.45

 Teatro Diana di Nocera Inferiore

info 3347009811

inaugurazione stagione teatrale 2015/2016

Mercoledì 11 novembre ore 20.45

Teatro Ricciardi di Capua

Info 0823963874

inaugurazione stagione teatrale 2015/2016

Giovedì 12 novembre ore 21.00

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

info 0823444051

Da venerdì 13 a domenica 15 novembre

(feriali ore 20.45 – festivi ore 18.00)

Diana Or.i.s

Presenta

Leo Gullotta in

Spirito Allegro

di Noel Coward

con

Betti Pedrazzi,

Rita Abela, Federica Bern, Chiara Cavalieri

Valentina Gristina, Sergio Mascherpa

scene Ezio Antonelli, costumi Sartoria Tirelli

musiche Germano Mazzocchetti

regia Fabio Grossi

 

Spirito Allegro sarà una commedia dall’aspetto classico: aderente all’epoca in cui fu scritta ed elegante, per forme e per fogge. La novità sarà rappresentata dall’inventiva che sarà usata per raccontare il soprannaturale. Espedienti scenici atti ad un’epoca più aderente all’auditorio che alla penna di Coward. Una compagnia di professionisti, alla quale s’è volutamente abbassata l’immagine anagrafica per una messinscena scattante e piena di ritmo…poco spazio all’attesa e più allo stupore.

 

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

info 0825771620

Martedì 10 e mercoledì 11 novembre ore 21.00

Teatro Verdi di Salerno

info 089662141

Da giovedì 12 a domenica 15 novembre

(feriali ore 21,00 – festivi ore 18,30)

Arturo Brachetti in

Brachetti che sorpresa!

di Arturo Brachetti

con

Luca Bono, Luca & Tino, Francesco Scimemi, Kevin Michael Moore

regia Davide Calabrese

Dopo l’incredibile successo di L’Uomo dai Mille Volti e di Ciak si gira e il trionfo in Canada e Francia di Comedy Majik Cho, il “ciuffo più famoso d’Italia” ritorna con i suoi amici nei teatri che più ama, quelli italiani, con uno straordinario e imprevedibile varietà magico di illusionismo contemporaneo: Brachetti che

sorpresa!

Arturo si trova in un luogo pieno di valigie, casse e bauli provenienti da tutto il mondo. Un limbo tanto misterioso quanto affascinante, colmo di oggetti ricchi di storie raccolte nei lunghi viaggi e di personaggi curiosi capitati lì chissà come. Chissà se Arturo troverà la

sua valigia rossa perduta? Per farlo, come in un grande videogame, dovrà affrontare prove e livelli… un po’ come nella vita, no? Brachetti, il più grande trasformista al mondo, entusiasma il suo pubblico e propone il meglio del quick change, quell’arte da lui stesso reinventata che lo ha reso celebre e acclamato ai quattro angoli del pianeta: in un battito di ciglia (forse due) si trasforma davanti agli occhi degli spettatori dal cappello alle scarpe, cambiando abito ma soprattutto anima. Un caleidoscopio di personaggi che realizza con grandi costumi o solo con pochi oggetti, per ricordarci che “con poco si può fare tutto, basta lasciarsi andare alla fantasia”.

Artista a 360°, Arturo è capace di passare dalla trasformazione ad altre performance che lasceranno il pubblico a bocca aperta: il fascino delle ombre cinesi, l’emozione del sand painting, il divertimento del fumetto western vivente e altro ancora.

Compagni di avventura i suoi eclettici e insoliti amici: Luca Bono, “l’enfant prodige della magia”, giovane talento dell’illusionismo internazionale con

l’impossibile tra le mani; Luca&Tino, artisti esilaranti e stralunati, definiti dal prestigioso quotidiano francese Le Figaro i “Laurel e Hardy italiani”; Francesco Scimemi, illusionista comico tanto geniale quanto imprevedibile, Kevin Michael Moore, fantomatico alter ego del protagonista.

Due le novità tecniche assolute: il laser, manipolato e utilizzato durante la narrazione; e la scenografia è realizzata con l’innovativa tecnica del video mapping, per la prima volta utilizzata in Italia in uno spettacolo di varietà.

Dopo l’edizione 2014 con la regia di Davide Livermore, Brachetti che sorpresa 2015 è realizzato con la regia di Davide Calabrese e la consulenza

artistica di Leo Ortolani.

Filo conduttore è l’illusionismo, che Arturo interpreta in chiave contemporanea: un sorprendente viaggio nella fantasia in cui il grande artista, come un cicerone, condurrà il pubblico per mano.

Brachetti che sorpresa! è stato applaudito in Italia da 38.000 spettatori nella stagione 2013/14.

 

 

Teatro Di Costanzo-Mattiello di Pompei

info 0818577725 – 3337361628

inaugurazione stagione teatrale 2015/2016

da venerdì 13 a domenica 15 novembre

(feriali ore 20.30 – festivi ore 18.15)

Diana Or.i.s. e Chi è di Scena

presentano

Sogni e bisogni

testo e regia Vincenzo Salemme

con Vincenzo Salemme

e con

Nicola Acunzo, Domenico Aria, Sergio D’Auria,

Andrea Di Maria, Antonio Guerriero, Rosa Miranda

 

Ho scritto questa commedia nel 1995 con il titolo di “IO E LUI” chiaramente riferito al celebre romanzo di Moravia. E, come accade in quel romanzo, anche nella mia commedia l’intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia ed il suo “pene”.

A differenza del racconto moraviano dove il “lui” in questione era solo una voce, qui nella commedia, il più famoso e significativo organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo “titolare” e diventa egli stesso uomo, rivendicando una sorta di riconoscimento scenico; rivendica cioè lo status di vero e proprio protagonista della vita e della scena.

Egli ritiene che la vita del grigio e mediocre Rocco Pellecchia mal si adatta alla grandeur del suo sottoutilizzato “tronchetto della felicità”. Si, Lui ama farsi chiamare proprio così.

Lo spettacolo in pratica è un duello tra i due contendenti. Il tronchetto spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario e il povero Rocco che cerca di riconquistarlo e riportarlo materialmente nella  sede più consona, cioè in basso al suo ventre. L’intreccio é ovviamente popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso,  la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita  di Rocco…

Aldilà degli accadimenti “Sogni e Bisogni” é una commedia di fortissimo impatto comico e nello stesso tempo mi consente di continuare il percorso che ho iniziato ormai già da qualche anno. Aprire cioè in qualche modo la confezione borghese della commedia classica per intrattenermi ed intrattenere il rapporto con il pubblico in sala. Avrò modo cioè di interloquire con loro per rispondere alle domande più frequenti che ci facciamo sulla profondità della natura umana sopratutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici.

 

Teatro Umberto di Nola

info 0818231622

inaugurazione stagione teatrale 2015/2016

Sabato 14 novembre ore 20.45

Bibi’ Produzioni

presenta

Biagio Izzo in

L’amico del cuore

una commedia di Vincenzo Salemme

con Mario Porfito, Francesco Procopio

e con Antonella Cioli

regia di Vincenzo Salemme

L’amico del cuore è una commedia del 1991. Quando l’ho rappresentata la prima volta, nella stesso anno, era un atto unico e si intitolava “L’ultimo desiderio”. Negli anni successivi sentivo che la commedia aveva una potenzialità maggiore e decisi quindi di scrivere “L’amico del cuore”, ampliandola e separandola in due atti.

La prima volta che la rappresentai in questa forma era il 1995. Fu subito accolta con molto calore. Adesso mi si presenta la possibilità di metterla in scena come regista. Dalle prime letture mi sono reso conto che la commedia, dentro la trama comica, ha una vena di profonda cattiveria.

In questa edizione mi piacerebbe portare in superficie la crudeltà dei rapporti umani.

In questa edizione mi piacerebbe che Michelino Seta diventasse vittima di se stesso, di tutto ciò in cui ha finto di credere, di tutto il suo provincialismo culturale, di tutta la sua mentalità aperta ma solo a parole. E quindi mi piacerebbe che Roberto Cordova diventasse un uomo che coglie nella propria malattia (Deve subire un trapianto cardiaco con poche probabilità di sopravvivenza) un occasione di rivalsa nei riguardi dell’amico più fortunato, quell’amico del cuore, Michelino, che ai suoi occhi appare un uomo di successo per di più sposato con una donna bellissima.

I due sono amici dall’infanzia e probabilmente, Roberto, da sempre pensa che l’amico abbia avuto una vita più facile, più fortunata. Quale occasione migliore quindi per vendicarsi di quell’amico che si dice uomo aperto e democratico, quell’uomo che giudica la gelosia un sentimento barbarico, quale occasione migliore per dimostrare che le sue sono soltanto chiacchiere.

Quindi in definitiva mi piacerebbe che questa edizione fosse proprio un duello, in cui l’arma scelta dai contendenti non è la spada ma l’ipocrisia. Il tutto nella tessitura classica della commedia degli equivoci, dove ognuno dei personaggi si veste di un ruolo per nascondere la propria natura più profonda: un prete ambiguo che non ha deciso se essere “uomo o ministro di Dio”; un ragazzo di quattordici anni (malato del morbo di Matusalemme) che ne dimostra quaranta e crede di essere la

reincarnazione di un merlo; la mamma di questo ragazzo legata ancora al ricordo del marito defunto, ma che alla prima occasione cede alle lusinghe di un tassista invadente e aggressivo.

E su tutti spicca Frida, IL SOGNO. Frida, la bellissima moglie di Michelino, Frida la bionda svedese, Frida ricordo di una Svezia del progresso, la Svezia della libertà, la Svezia senza tabù e senza peccato, Frida innocente e Frida che adesso…aspetta un bambino. E ad imbrogliare ancora di più la matassa interviene chi quella matassa la dovrebbe sbrogliare: la ginecologa, che dirà..1Infine, come mi capita di fare da qualche anno, mi piacerebbe anche in questo caso, aprire in qualche modo la commedia al pubblico, alla partecipazione del pubblico. Mi farebbe piacere cioè che questa commedia, per il pubblico in sala diventasse quasi un racconto, un aneddoto sul quale ognuno potrebbe essere chiamato ad esprimere la propria opinione. Mi piacerebbe cioè che ognuno degli spettatori maschi si domandasse: ma se il mio amico del cuore, in punto di morte, mi venisse a chiedere, come ultimo desiderio, di andare a letto con mia moglie, cosa farei? E mi farebbe anche piacere sapere cosa ne pensa la moglie.

Vincenzo Salemme

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

info 0825771620

Domenica 15 novembre ore 18.30

(fuori abbonamento)

Teatro di San Carlo

La Traviata

 

Coro, Orchestra e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli

regia Ferzan Ozpetek

scene Dante Ferretti, costumi Alessandro Lai

Arriva la grande opera lirica targata Teatro San Carlo di Napoli, fiore all’occhiello della nuova stagione del “Carlo Gesualdo”. L’orchestra, il coro e il corpo di ballo del Teatro San Carlo porteranno in scena La Traviata, tratta dal libretto di Francesco Maria Piave e le musiche immortali di Giuseppe Verdi, per la regia del premiatissimo cineasta Ferzan Ozpetek e le scenografie del tre volte premio Oscar Dante Ferretti.

Una delle opere più rappresentate al mondo, con un allestimento, scene e costumi di grande impatto nel segno della lunghissima e acclamata tradizione operistica del San Carlo, per il terzo anno consecutivo partner del “Gesualdo”.

C.S.

Commenta con Facebook