PIGNATARO M. – L’annuncio delle dimissioni dalla carica di assessore di Daniele Luigi Palumbo e di Cesare Cuccaro, più che essere un anticipo del turnover che dovrebbe concretizzarsi il 15 novembre, rischia di diventare il punto di non ritorno per l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Raimondo Cuccaro. Stanno diventando più insistenti le voci che vorrebbero una cordata politico e imprenditoriale (parallelamente o congiuntamente) in azione per mettere definitivamente in crisi la maggioranza e favorire un cambio alla guida dell’Ente di Palazzo Scorpio.
La nascita di Nuovi Orizzonti, non solo ha ravvivato il clima politico, ma rende visibile il progetto di una vecchia volpe come Gaetano Fucile. Il Consigliere comunale, che calcola ogni mossa e non lascia mai niente al caso, avrebbe bruciato i tempi per la nascita di un nuovo soggetto politico e starebbe convogliando rapidamente tante forze sul suo progetto, con un obiettivo preciso: tenersi pronto per le elezioni amministrative. Sicuramente l’ex candidato a sindaco non pensa di dover andare al voto nel 2016, ma spera (o forse è sicuro) di dover affilare le armi già per la prossima primavera. Una speranza o una certezza che soltanto chi sostiene la maggioranza gli potrebbe dare o gli ha dato.
Ma non è solo Gaetano Fucile e i suoi a volere a breve la fine di questa Amministrazione. Il primo cittadino ha detto no (insieme con la Provincia, la Soprintendenza ai Beni Archeologici e l’Ufficio tecnico comunale) al progetto che prevede la costruzione di un pastificio industriale su fondi a destinazione agricola, bloccando una possibile operazione speculativa in località San Girolamo. Nonostante il diniego in Conferenza dei servizi, Antonio Pallante, per vedere realizzato il suo costoso progetto, dovrebbe sperare nei buoni auspici di una Amministrazione amica o meno intransigente. Insomma, in un esecutivo privo dell’attuale fascia tricolore.
All’interno della maggioranza, l’unico Consigliere apertamente favorevole ai desiderata di Pallante – secondo indiscrezioni – sarebbe proprio Cesare Cuccaro, il quale, dopo aver abbandonato la carica assessoriale, potrebbe pretendere un diverso atteggiamento nei confronti della società di Capodrise, in cambio dell’appoggio in Consiglio comunale. Diversamente, il buon Gaetano Fucile, desideroso di non farsi sfuggire per l’ennesima volta la possibilità di diventare primo cittadino, sarebbe lieto di accogliere sia Cuccaro che l’ex assessore Palumbo.
Red. pol.