PIGNATARO M. – Gli operai della Nuroll-Polinas ieri (15 novembre) hanno portato alla manifestazione unitaria nazionale dei sindacati Cgil Cisl Uil confederali a Caserta anche la loro vertenza, partecipando in massa e attivamente. Il corteo ha bloccato il capoluogo, partendo dalla stazione ferroviaria e arrivando alla prefettura di piazza Vanvitelli. La vertenza dello stabilimento di via del Conte si è sommata a quella di tante altre realtà industriali in crisi e dei dipendenti pubblici. Dai precari alle maestranze della Firema, dell’Indesit e della Nuroll, fino alle rivendicazioni dei migranti. Una sola voce ha rivendicato maggiori diritti di fronte a politiche di impoverimento economico e sociale.
Oltre a sollecitare modifiche alla legge di stabilità del Governo, i sindacati hanno chiesto di affrontare le crisi del sistema industriale casertano. All’interno del quale c’è anche quella dell’opificio pignatarese prelevato dal gruppo turco Polinas Plastik. Il sindacalista Rsu alla Nuroll, Gianluca Teratone, che è intervenuto insieme con i dirigenti provinciali delle varie sigle, ha commentato a margine della manifestazione: “Stiamo cercando di dare visibilità alla nostra difficile vertenza, abbiamo sfilato compatti dietro lo striscione Nuroll e devo dire che eravamo la delegazione di lavoratori con maggiore presenza. Io stesso ho cercato di portare all’attenzione della piazza la nostra difficile situazione”.
Si tratta della seconda uscita delle maestranze pignataresi, dopo l’incontro negli Uffici della Regione Campania a Napoli. In quel caso si sono incontrate tutte le parti coinvolte nella vertenza: dai sindacati di categoria alle maestranze, dalla dirigenza Nuroll – rappresentata dall’ingegnere Tufano – fino (ovviamente) ai rappresentanti istituzionali – Comune, Regione e Asi. Al tavolo di Confindustria, la dirigenza Nuroll, però, nonostante le richieste dei sindacati e dei lavoratori, si è presentata senza alcun piano di riqualificazione e rilancio per lo stabilimento di Pignataro.
Red. cro.