SANTA MARIA LA FOSSA – Il bisogno di capire quali siano effettivamente le proporzioni attuali dell’inquinamento ambientale nel Basso Volturno; lo sdegno per i disastri che, per anni ed anni, una caotica e spesso oscura “gestione dei rifiuti” ha comunque provocato sul territorio; l’ormai diffusa e inarrestabile determinazione ad incalzare gli Organi competenti, affinché – dopo un mare di parole, di silenzi e di facili rassicurazioni – provvedano davvero a concretizzare gl’interventi necessari a difendere la salute dei cittadini: tutto questo (e tant’altro ancora) si concentrerà nella “marcia per la vita” che sabato 9 novembre si snoderà sui due chilometri della s.p. 333 che collegano i centri urbani di Grazzanise e Santa Maria la Fossa. Rimanendo nell’arco d’una sola giornata, si potrebbe ben dire: in mattinata, Caserta chiama (con la grande manifestazione a difesa del Creato); nel pomeriggio, il Basso Volturno risponde. Per la verità, l’iniziativa di protesta fu pensata, più d’un mese fa, dal Forum dei Giovani di Grazzanise che chiamò a raccolta vari movimenti ed associazioni locali. Dopo una serie d’incontri e di confronti, si decise il raccordo col comitato fossataro Terra Pulita che, in una nota-stampa, ha sintetizzato così l’appello-invito alla più ampia partecipazione popolare anche dai Comuni vicini: “Combattiamo contro l’indifferenza, facciamo in modo che la terra dei Mazzoni non venga dimenticata. Gli abitanti di Brezza, Grazzanise e S. Maria la Fossa, si sono uniti per una marcia pacifica attraverso la quale daranno voce ai loro cari deceduti per via del disastro ambientale arrecato alle terre di questi piccoli paesi e daranno voce al loro diritto di vivere. La manifestazione avrà inizio alle ore 15,30, partendo da Piazza San Giovanni in Grazzanise, proseguirà in un corteo composto e pacifico, percorrendo la strada provinciale e giungendo fino a Santa Maria la Fossa. Si marcerà contro l’indifferenza, soprattutto delle istituzioni, istituzioni che hanno taciuto contro i soprusi perpetrati ai danni dei nostri territori. Vogliamo sapere perché hanno sottovalutato il dramma della nostra terra; ci hanno da sempre ritenuto sacrificabili agli interessi e al dio denaro? Il risveglio è stato tardivo, ma da adesso in poi non affideremo più la nostra vita a chi la considera meno della “munnezza”. Un fazzoletto di terra di 3 km quadrati racchiude milioni e milioni di rifiuti stipati in discariche autorizzate dal Governo (vedi Ferrandelle) o seppelliti insieme a quelli tossici autorizzati dalla camorra (vedi le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone). Lo Stato ci liberi dai veleni, si faccia carico di bonificare i siti inquinati, istituisca un registro tumori, imponga la tracciabilità dei rifiuti speciali. L’agricoltura è da sempre la fonte di sostentamento principale delle nostre terre, il sudore della fronte di tanti contadini non deve mescolarsi ai veleni interrati sotto i loro piedi. I prodotti campani devono essere sani, sicuri, salutari e non letali per chi se ne nutre. Basta vittime innocenti, basta morti premature! Ai partecipanti sarà fornito un pullman che partirà da Piazza Europa a Santa Maria la Fossa alle 14,30, per raggiungere Grazzanise; a fine marcia il pullman riaccompagnerà i partecipanti a Grazzanise”. La presidente del Movimento per la Pace e la salvaguardia del Creato, Agnese Ginocchio, che più volte è intervenuta alle manifestazioni ambientaliste nel Basso Volturno, recentemente ha ribadito che l’obiettivo “di svegliare le coscienze” deriva dall’irrinunciabile dovere di “affermazione della Giustizia e della difesa dei diritti umani”. E’ veramente questo lo spirito che animerà la “marcia per la vita” del 9 novembre, uno spirito che busserà alla mente e al cuore di chiunque.
Raffaele Raimondo