CALVI R. – Secondo indiscrezioni che si rincorrono in queste ore, una cordata di imprenditori vorrebbe costruire una centrale a biomasse tra i comuni di Sparanise e Calvi Risorta. Tra questi imprenditori vi dovrebbero essere i fratelli Francesco e Raffaele Iavazzi, i proprietari della ditta Impresud S.r.l. di Caserta che gestisce la raccolta dei rifiuti a Pastorano.
I fratelli Iavazzi sono titolari anche della Iavazzi Ambiente e dell’Ecologia Sas. Quest’ultima ha lavorato – con affidamenti senza gara – a San Nicola la Strada (dal 1 giugno 2011 al 30 giugno 2012) e a Capua (dal 19 marzo e per quattro mesi). Inoltre, possiedono almeno due impianti per il trattamento dell’umido in cui sversano – tra gli altri – i Comuni di San Nicola e Caserta, sempre in virtù di rapporti contrattuali non originati da alcuna gara.L’Impresud, tra l’altro, ha noleggiato mezzi per la raccolta allo stesso Consorzio Unico e a decine di enti locali, secondo quanto riportato dal blog http://www.doveredicronaca.blogspot.it/.
L’azienda ha ricevuto anche un’interdittiva antimafia revocata dal Tar per presunti contatti con il clan Belforte di Marcianise, contatti emersi anche in un’inchiesta dei carabinieri del Noe del 2008. La ditta Impresud ricevette una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Caserta con nota n.prot.1176/12.B.16/ANT/AREA 1^ del 21.07.2010, acquisita agli atti della Regione Campania al prot.0658660 del 03.08.2010 di informativa, dalla quale si evinceva che “nei confronti della società IMPRESUD srl con sede in Caserta e del legale rappresentante sig.Iavazzi Francesco, nato a Caserta il 29.08.1967, alla data odierna, sussistono , le cause interdittive di cui all´art.4 del DLgs.8 agosto 1994 n.490 pur in assenza della cause di cui all´art.10 della legge 31 maggio 1965 n.575″. Tale informativa costrinse la Regione Campania a revocare l´autorizzazione alla Impresud in relazione all´impianto di Caserta località Lo Uttaro. Va precisato, però, che il TAR Campania ha accolto la sospensiva richiesta dalla Impresud circa la revoca dell´autorizzazione e la Ragione Campania ha dovuto prendere atto del provvedimento.