PIGNATARO M. – Antonio Scialdone, esponente della sezione cittadina di Forza Italia, ritorna sulla seduta del Consiglio comunale di giovedì scorso:
Il consiglio comunale aperto tenutosi a Pignataro Maggiore alcuni giorni fa ed avente come tema di discussione la tassa sui rifiuti ha, nitidamente, nelle parole e nel linguaggio corporeo dei membri della maggioranza , rivelato una incontrovertibile verità: la maggioranza Cuccaro non esiste più. Esiste ancora formalmente, tuttavia, nella sostanza, sembra non sussistere più. Una prospettiva di osservazione, esterna ed indipendente, ne denuda la profonda scissione interna ed il solco venutosi a creare tra la stessa , i cittadini e le anime più rosse della cittadinanza.
Il dibattito consiliare si è svolto tra la rabbia dei numerosi cittadini accorsi e le invettive di Tempo Rosso che, cavalcando la legittima arrabbiatura dei cittadini, sovente impediva ai poveri consiglieri di giustificarsi e agli altri cittadini di diversa estrazione politica di esprimere il proprio contributo. Durante il consiglio comunale, il sindaco, turbato, e i suoi assessori taciturni, hanno da un lato evidenziato il bassissimo margine di manovra sulla TARES, la quale, per vincoli inderogabili della legge quadro deve gravare esclusivamente sui cittadini, dall’altro sembra che abbiano aderito alle proposte di chi chiedeva l’introduzione di tariffe sociali ed agevolazioni varie, attenuanti il peso dell’importo. La questione è abbastanza complessa e si prevedono ulteriori sviluppi di piazza che potrebbero mettere a dura prova la resilienza di una maggioranza, che maggioranza, del resto, sembra non essere più. . Concludo rimarcando la giustezza di alcuni temi sociali caldeggiati da Tempo Rosso, ma mi dissocio totalmente da taluni slogan non proprio dolci con le forze dell’ordine e comportamenti intemperanti che, purtroppo, denotano un substrato anarcoide difficile da limare. La nostra parte politica crede nel contradditorio serio, corretto, disciplinato. I bagordi chiassosi aizzano il popolo impedendo alla ragionevolezza di trovare soluzioni ed alla pluralità di fare il suo corso. Questa attitudine comportamentale decuplica i suoi effetti nocivi quando il popolo è ( giustamente) adirato con la classe politica, in quanto lo predispone al qualunquismo/grillismo e questo non conduce a mari più sicuri.
Antonio Scialdone
F.I.