Appalto per l’affidamento del servizio di riscossione delle tasse del Comune di Calvi Risorta: la Pubblialifana s.r.l esce sconfitta anche al Consiglio di Stato

Appalto per l’affidamento del servizio di riscossione delle tasse del Comune di Calvi Risorta: la Pubblialifana s.r.l esce sconfitta anche al Consiglio di Stato




CALVI R. – La Pubblialifana s.r.l, società che si occupa della riscossione delle tasse per conto dei Comuni, ha dovuto incassare na nuova sconfitta nell’ambito della vertenza che la vede contrapposta all’ente municipale di Calvi Risorta. L’impresa di servizi, infatti, nel 2015 aveva partecipato alla gara d’appalto per l’affidamento, in concessione, dei servizi di gestione, accertamento e riscossione delle entrate comunali per la durata di nove anni, da affidarsi secondo il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per un importo a base d’asta pari a 1.200.000 euro. Alla fine della procedura era risultata aggiudicatarie dell’appalto la Publiservizi S.r.l.. Così la Pubblialifana aveva presentato ricorso al Tar della Campania impugnando gli esiti della gara – in particolare le determine di aggiudicazione definitiva e di approvazione dei verbali di gara -, ma i giudici avevano respinto l’istanza. La società, non contenta del responso amministrativo di primo grado, è ricorsa al Consiglio di Stato contro il Comune di Calvi Risorta chiedendo la riforma della sentenza numero 5030 del 2016, dell’ottava sezione del Tar della Campania. La quinta sezione del Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, invece, ha respinto il ricorso condannando la Pubblialifana a pagare le spese di lite al Comune e alla Publiservizi.  “Le argomentazioni – si legge nella sentenza pubblicata il 4 gennaio scorso –  di parte appellante non appaiono persuasive. Innanzitutto, esse appaiono inammissibili, in quanto proposte per la prima volta in grado di appello, laddove nella memoria difensiva depositata, in primo grado, il 19 settembre 2016 (successivamente all’inoltro della nota di chiarimenti del Comune) non se ne fa cenno, limitandosi l’allora ricorrente ad eccepire l’insufficienza di quanto ivi indicato, al fine di rispondere a quanto richiesto dal giudice. In ogni caso, tali censure appaiono altresì infondate.

Leggi la sentenza: sentenza-consiglio-di-stato-pubblialifana

Red. cro.

 

 

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