VITULAZIO – Con procedimento arbitrale per l’inadempimento del Contratto stipulato nel 2001 con l’Eco 4 tra Comune di Vitulazio ed Egea Service (ex Eco 4), venivano richiesti dal Fallimento Egea Service SPA (già Eco4), in persona del curatore, Avv. Prof. Amedeo Bassi, la somma di Euro 673.403,08 fondata su mancati pagamenti relativi all’anno 2004, 2005 e 2006, oltre interessi e spese al Comune di Vitulazio, che in caso di soccombenza dell’Ente avrebbe avuto una condanna di oltre un milione di Euro.
Nel giugno del 2012 arrivava al Comune di Vitulazio l’atto di accesso all’arbitrato per l’inadempimento del contratto stipulato nel 2001 con l’Eco4.
Dopo un giudizio durato tre anni, a seguito di una complessa attività istruttoria, c’è stato l’atto finale del lodo arbitrale, per il quale sono state riconosciute le ragioni del Comune di Vitulazio mentre la Curatela del Fallimento ha visto crollare, dopo una lunga discussione, le proprie tesi in merito alla richiesta di pagamento avanzata.
Per questa vicenda e al fine di opporsi al giudizio, nonché di promuovere ogni relativa azione giudiziaria per la salvaguardia e la difesa degli interessi del Comune di Vitulazio, venne nominato l’avv. Giovanni Russo incaricato quale legale di fiducia dell’Ente comunale.
Il Collegio Arbitrale, nelle persone degli arbitri, Avv. Alfonso Di Vico, nella qualità di Presidente del Collegio Arbitrale, Dott. Pasquale Pilla, nella qualità di Arbitro nominato dalla Curatela del Fallimento Egea Service SPA, l’Avv. Antonio De Riso, nella qualità di Arbitro nominato dal Comune di Vitulazio, preso atto delle eccezioni e deduzioni delle parti nei propri scritti, della documentazione presente in atti, nonché delle risultanze della perizia espletata, a conclusione del procedimento ed alla determinazione del lodo arbitrale motivato di n. 28 pagine, e depositato presso il Tribunale di S. Maria C.V., ha riconosciuto le ragioni e la tesi della difesa del Comune di Vitulazio, sovvertendo completamente anche il risultato a cui era pervenuta la CTU contabile richiesta e nominata nel corso del procedimento, ed ha ritenuto non dovuti da parte dell’Amministrazione Comunale convenuta in favore della Curatela del Fallimento Egea Service SPA, gli importi richiesti da quest’ultima dopo la disamina dettagliata di n. 16 fatture emesse.
La ratio che il Collegio Arbitrale ha rinvenuto nel proprio decisum discende dall’analisi del Contratto di Servizio stipulato tra le parti in data 11.12.2001 ove è stato riconosciuto l’erroneo presupposto dell’inadempimento dell’ente con l’Eco 4, ove veniva accolta la tesi della difesa stante la mancata prova della predisposizione di un apposito piano finanziario da parte della Curatela del Fallimento Egea Service ed alla conseguente approvazione dello stesso da parte dell’Amministrazione Comunale e relativo alla gestione del servizio integrato dei rifiuti ed ambientale così come richiesto ed approvato nel Contratto di Servizio sottoscritto tra le parti in data 11.12.2001 e nel POS.
Un risultato notevole raggiunto dalla difesa dell’ente di Via Pietro Lagnese, rappresentato e difeso dall’avv. Giovanni Russo in sinergia con l’ufficio tecnico comunale nella persona del Funzionario Responsabile arch. Lidia Callone per la copiosa documentazione fornita.
Scongiurata così la temuta ipotesi di dissesto finanziario, situazione già verificatasi per la stessa fattispecie, in molti altri Comuni del casertano.
F. D. G.