CALVI R. – Nella delicata questione riguardante la rimozione e lo smaltimento per i rifiuti nell’area ex Pozzi, il Comune di Calvi Risorta è costretto a prendere atto dell’ennesimo colpo a vuoto. Questa volta il colpo viene assestato dal Tribunale amministrativo regionale della Campania all’attuale Amministrazione comunale.
Il 14 luglio scorso, con ordinanza numero 45, il sindaco Giovanni Lombardi aveva ordinato la rimozione, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti depositati sui fondi di proprietà della Edil Immobiliare San Marco.
Quest’ultima, ritenendo di non poter ottemperare all’obbligo, è ricorsa al Tar di Napoli, contro il Comune e contro il gruppo della forestale di Caserta, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza in questione.
La quinta sezione del Tar ha rilevato che il Comune non avrebbe comunicato alla Edil Immobiliare San Marco l’avvio del procedimento, ledendo il diritto della ricorrente alla partecipazione procedimentale. “Considerato – scrivono i giudici nella sentenza pubblicata il 12 settembre –, peraltro, che l’instante ha dimostrato che avrebbe potuto fornire all’autorità emanante utili elementi al riguardo, in relazione all’indagine penale in corso diretta ad individuare gli effettivi responsabili dell’inquinamento della più vasta area industriale denominata ex Pozzi Ginori/Vernici/Iplave, nella quale è inserito il suolo di proprietà”.
Per tale motivo, il Tar ha annullato l’ordinanza sindacale e ha condannato il Comune a rimborsare alla ricorrente le spese di giudizio.
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Red.