Area ex Pozzi-Ginori, la Giunta regionale affida le operazioni di “caratterizzazione, messa in sicurezza ed eventuale bonifica” a Invitalia. C24 lo aveva annunciato a luglio ma l’Amministrazione comunale di Calvi Risorta aveva smentito: enorme figuraccia dell’esecutivo targato Pd (così come il governatore Vincenzo De Luca)

Area ex Pozzi-Ginori, la Giunta regionale affida le operazioni di “caratterizzazione, messa in sicurezza ed eventuale bonifica” a Invitalia. C24 lo aveva annunciato a luglio ma l’Amministrazione comunale di Calvi Risorta aveva smentito: enorme figuraccia dell’esecutivo targato Pd (così come il governatore Vincenzo De Luca)

CALVI R./SPARANISE – Il dado è tratto. Con la pubblicazione della delibera della Giunta Regionale n°510 del primo agosto scorso si può finalmente porre fine a voci di corridoio, salti in avanti, giravolte e proposte varie: le operazioni di caratterizzazione, messa in sicurezza ed eventuale bonifica della Ex Pozzi saranno affidate ad Invitalia.

Vengono così confermate molte delle indiscrezioni pubblicate da Caleno24ore.it, che davano ormai per certa l’esclusione del Comune di Calvi Risorta dalla partita. Le motivazioni vanno ricercate, naturalmente, nella disastrata situazione delle casse comunali – in dissesto dichiarato – ma in parte anche in quello che potremmo definire l’indecisionismo della nuova giunta calena.

La notizia, anticipata dalle colonne di questo giornale in un articolo dello scorso 15 luglio, fu seccamente smentita dal sindaco Lombardi che in una nota fece sapere di non aver ricevuto comunicazioni formali in merito, di essere in attesa di ulteriori convocazioni da parte della Regione e di non essere stato messo al corrente della proposta avanzata dal sindaco di Sparanise.

Quest’ultimo aveva indirizzato al collega di Calvi una lettera in cui prospettava la costituzione di una associazione tra i due comuni finalizzata al superamento degli ostacoli di carattere finanziario per mantenere, in questo modo, il controllo delle operazioni propedeutiche alla bonifica nelle mani degli enti del territorio.

Oggi questo scenario viene completamente a cadere, fin dal primo agosto scorso, infatti, la Regione aveva preso la propria decisione senza, sembrerebbe, ulteriori confronti con il sindaco Lombardi il quale, in un recente articolo pubblicato dal quotidiano Il Mattino, ha ammesso l’esistenza di una spaccatura interna alla maggioranza sul da farsi.

La fascia tricolore ha fatto sapere di essere in una fase di riflessione, dal momento che non vi è unanimità all’interno della squadra che amministra il comune caleno. Divisi tra l’accettare la proposta di Martiello e la consegna delle chiavi dell’Ex Pozzi nelle mani di Invitalia, i neo amministratori hanno ritenuto di dover riflettere per un mese e oltre.

Bene, ora possono rilassare le sinapsi e dare tregua all’inutile sforzo cerebrale. La partita era già stata chiusa il primo agosto senza che loro – sostengono – ne sapessero niente.

Eppure risulta che un membro dell’attuale maggioranza, alla fine del mese di luglio, abbia preso parte ad una assemblea pubblica durante la quale, pare, abbia dichiarato che le operazioni di caratterizzazione sarebbero avvenute in autunno. Sembrerebbe che, alle domande dei presenti riguardo a chi sarebbe stato ad effettuarle, dopo essere stato incalzato, abbia fatto esplicito riferimento proprio ad Invitalia.

Il dubbio, dunque, che una componente della maggioranza (segnatamente quella legata al Pd) fosse al corrente di tutto ma non abbia avuto il coraggio di sostenere pubblicamente e fino in fondo la propria posizione, è forte.

Sarebbe alquanto singolare che, nonostante i consolidati legami con esponenti di rilievo regionale e nazionale del proprio partito – che attualmente governa la Regione – il Partito Democratico di Calvi non sia venuto a conoscenza di notizie riguardanti un Comune che amministra e che il nostro giornale ha pubblicato già alla metà del luglio scorso.

Di fronte alle nostre indiscrezioni, Lombardi e la sua squadra hanno ritenuto di dover smentire anziché chiedere delucidazioni ai propri referenti facendo, a distanza di un mese e mezzo, la figura dell’armata Brancaleone.

Può mettersi l’animo in pace, a questo punto, anche il Comitato per l’Agro Caleno che si prepara a scendere in piazza il prossimo 7 ottobre e che, in un recente comunicato, aveva chiesto inutilmente al sindaco Giovanni Lombardi chiarimenti sulla questione.

Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com

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