CASERTA – Continua a “mietere teste” la scandalosa gestione dei rifiuti in provincia di Caserta. Questa volta le attenzioni degli inquirenti sono state rivolte a funzionari della Provincia di Caserta e della sua società di gestione del ciclo dei rifiuti (Gisec), che dal primo gennaio 2013 dovrebbe soppiantare definitivamente il Consorzio unico dei rifiuti. I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip Napoli su richiesta della locale Dda, sono tre ufficiali dell’Esercito, due amministratori del Consorzio Ce2 per la gestione dei rifiuti e due geologi, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso nei reati di disastro ambientale, truffa aggravata in danno allo Stato, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Gli indagati sono: il colonnello Salvatore Bernardo, attualmente in congedo e già responsabile del procedimento del sito di stoccaggio di Ferrandelle; il tenente colonnello Giovanni Capasso, già inserito nell’area impiantistica in qualità di progettista e sviluppo impiantistica dello stesso sito; il tenente colonnello, ingegnere Franco Salomone, già direttore dei lavori della discarica; il geologo Giuseppe Antonio Diplomatico; l’architetto Paolo Madonna, già rappresentante del Consorzio Ce2, attualmente dirigente del settore ambiente, ecologia e gestione rifiuti della Provincia di Caserta; il geologo Andrea Piccirillo e l’architetto Biagio Vagliviello, già rappresentante del Consorzio Ce2, attualmente custode giudiziale del sito di stoccaggio. I carabinieri del comando provinciale di Napoli e Caserta hanno anche eseguito il sequestro preventivo, per equivalente, di oltre 3 milioni di euro nei confronti di due imprenditori della Spa, attualmente in liquidazione, coinvolta nella vicenda: Antonio Montagna, responsabile di fatto della ‘Simont’ e Roberto Montagna, già amministratore delegato della stessa società per azioni. Le misure cautelari – informa una nota del procuratore aggiunto di Napoli, Federico Cafiero de Raho – scaturiscono da un’articolata indagine del Nucleo investigativo dei carabinieri condotta anche con l’ausilio del Noe di Caserta nel periodo 2008-2012, nel pieno dell’emergenza rifiuti in Campania.
Il quarantanovenne ingegnere edile, che dall’Ente di corso Trieste percepisce uno stipendio lordo di oltre 8omila euro, infatti, è una figura di una certa rilevanza nella gestione dei rifiuti tra le province di Terra di Lavoro e di Napoli. Madonna non a caso è stato: Direttore del Cantiere di Caivano e di Maddaloni per conto dell’Azienda Speciale Consorzio Intercomunale CE2 di Santa Maria Capua Vetere; Dirigente dei Servizi di Igiene Urbana del Consorzio CE 2, con 23 comuni serviti: Aversa, Cesa, Carinaro, Casal di Principe, Capua, Casaluce, Casapesenna, Frignano, Gricignano D’Aversa, Lusciano, Parete, Portico di Caserta, San Cipriano di Aversa, San Marcellino, Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, San Tammaro, Sant’Arpino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Villa Literno. Dal marzo del 2008 ha gestito il sito di Ferrandelle di Santa Maria La Fossa, oltre ai siti che il Commissariato di Governo ha realizzato sull’area circostante la discarica “Maruzzella”. Madonna, in quegli anni, curò i rapporti con il Commissariato di Governo, avendo come interlocutori i vari capo missione che si sono succeduti in questo ruolo nella Gestione Commissariale dell’Emergenza Rifiuti. Inoltre, sempre come Dirigente dell’Articolazione Territoriale CE2, ha collaborato con il Responsabile del consorzio nel cercare le soluzione inerenti la gestione e l’ottimizzazione delle risorse dei siti ed impianti gestiti.A questi incarichi vanno aggiunti quelli di progettista, direttore dei lavori e coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza dei lavori di realizzazione dell’impianto di compostaggio di scarti organici con ossidazione in corsie a ciclo continuo del Consorzio Geoeco S.p.A. in San Tammaro in località “Maruzzella” e di presidente della Commissione di Collaudo per l’esecuzione in materia di sicurezza dei lavori di messa in sicurezza e sistemazione finale della discarica del Consorzio Geoeco S.p.A., sempre a “Maruzzella” (San Tammaro).