BELLONA – Dopo le indiscrezioni di ieri, oggi arriva la certezza: l’ex sindaco di Bellona, Giancarlo Della Cioppa, e altre quattro persone sono indagate per turbativa d’asta in concorso con l’aggravante camorristica. La vicenda per cui la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati, oltre all’attuale Presidente del Consiglio Provinciale, anche il segretario comunale, Franco Gallo, il dirigente dell’ufficio tecnico, Luigi Fusco, un altro impiegato del Comune e un imprenditore dell’Agro aversano, riguarda l’infrastrutturazione dell’Area Pip bellonese.
Negli anni della sindacatura di Della Cioppa, furono stanziati due milioni di euro per dotare l’area produttiva delle strutture adeguate. L’impresa che si aggiudicò la gara d’appalto completò i lavori (dopo un lungo periodo) senza aver consegnato il certificato antimafia. Successivamente sarebbe emerso che l’impresa aversana era stata colpita da interdittiva antimafia.
L’inchiesta era stata aperta dal sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, il dottor Fucci, a seguito di una denuncia della società che in quella gara d’appalto si era classificata seconda. Quando sono emerse nella vicenda possibili ingerenze della criminalità organizzata, il pm ha trasmesso gli atti dalla Dda di Napoli, la quale ha delegato le indagini al Ros dei carabinieri, che ieri ha perquisito l’abitazione di alcuni indagati, prelevando gli archivi digitali e tutta una serie di documenti (oltre ai faldoni presi al Comune di Bellona).
Red. cro.