Assegnazione degli appalti, l’ex Amministrazione risponde a Uniti per la Rinascita Calena

Assegnazione degli appalti, l’ex Amministrazione risponde a Uniti per la Rinascita Calena

CALVI R. – La recente sentenza del Tar della Campania (leggi qui) in merito all’interdittiva antimafia alla ditta Giovanbattista Fontana, vincitrice di un appalto al Comune di Calvi Risorta, provoca la reazione dell’ex Amministrazione comunale guidata dall’ex primo cittadino Giovanni Marrocco, la quale rivendica con una nota la bontà delle proprie scelte:

Con sentenza del 7 giugno 2017 il T.A.R. della Campania accoglie il ricorso della “famigerata”, per alcuni, ditta Giovanbattista Fontana, annullando i provvedimenti della Prefettura di Caserta e del comune di Calvi Risorta. La stessa resta, al momento, l’aggiudicataria dei lavori di ristrutturazione e completamento della rete idrica e fognaria.

Nella sentenza si legge “…il fatto che la società -OMISSIS- di -OMISSIS- nato nel -OMISSIS- risulti menzionata nell’ordinanza cautelare relativa all’indagine denominata Medea, senza che, poi, nella medesima ordinanza risulti in nessuna altra parte menzionato il predetto -OMISSIS- -OMISSIS-, nato nel -OMISSIS-, e si abbiano, invece, riferimenti ad (altro) -OMISSIS-, nato nel -OMISSIS-, legale rappresentante della – OMISSIS-, destinatario di una misura cautelare detentiva proprio nell’ambito della operazione Medea, sia ascrivibile ad un errore di identificazione e ad un caso di omonimia.” “…la misura interdittiva disposta dalla Prefettura di Caserta in danno della società ricorrente non risulta fondata su elementi obiettivi e univoci nel senso della (anche solo) probabile esposizione a condizionamento mafioso della compagine sociale…per l’insussistenza di elementi significativi, in termini di controindicazioni ai sensi della legislazione antimafia…”

Passaggi importanti, perché il buon nome dell’AMMINISTRAZIONE MARROCCO, in questi mesi, è stato più volte messo alla gogna, con attacchi a dir poco ingiuriosi e diffamatori, provenienti sia dal gruppo UNITI PER LA RINASCITA CALENA, cioè l’amministrazione in carica retta da Giovanni Lombardi, sia dall’attuale giornalaio di fiducia di questa, per aver aggiudicato (secondo loro) APPALTI ALLA CAMORRA. (Nemmeno fossimo ai tempi in cui gli appalti venivano aggiudicati alle ditte facenti capo a Setola, cui venivano pagate somme per lavori mai eseguiti, come accertato dalla Corte dei Conti).

Quello che deve essere chiaro, però, è che al di là di una sentenza che ha smontato tanti falsi teoremi, nulla sarebbe cambiato anche se l’esito del giudizio fosse stato differente: nel pieno rispetto delle procedure di gara, del Codice dei Contratti e della normativa antimafia, infatti, l’AMMINISTRAZIONE MARROCCO è riuscita ad avviare i lavori entro il termine perentorio del 31/12/2015, garantendo così che il comune non perdesse un importante finanziamento da 3 milioni di €, oggi rifinanziato dalla Regione per la tranche di completamento di 1.917.630,71 €. Se al nostro posto ci fosse già stata, invece, l’amministrazione Lombardi e se questa avesse operato così come accusava Noi di non aver fatto, a quest’ora i 3 milioni di € per lo sviluppo infrastrutturale della nostra comunità sarebbero andati in fumo: alla faccia della loro tanto decantata competenza amministrativa!!!

Ribadiamo perciò con forza, anche se non avevamo bisogno di questa sentenza per affermarlo, che L’AMMINISTRAZIONE MARROCCO HA SEMPRE OPERATO NELLA LEGALITÀ E NELL’INTERESSE ESCLUSIVO DELLA COMUNITÀ, NON HA MAI FATTO PATTI CON NESSUNO e, soprattutto, NON HA MAI CHIESTO NULLA IN CAMBIO, rinunciando anzi anche alle proprie indennità di funzione per l’intero mandato (vedremo se gli attuali amministratori faranno altrettanto)!!! VOI, UNITI PER LA RINASCITA CALENA, avete usato armi subdole e meschine. BASSEZZE MORALI che miravano ripetutamente ad offendere la persona e non il politico Giovanni Marrocco, non lesinando discrediti e maldicenze, per ottenere un proprio tornaconto politico.

IL VOSTRO BASSO LIVELLO, MORALE E POLITICO, viene dimostrato una volta di più oggi, quando a fronte di una sentenza che abbatte ogni illazione, non avete saputo proferire una sola parola di scuse verso i cittadini e la comunità calena offesa, prima ancora che verso l’amministrazione Marrocco. NOI, abbiamo una dignità morale da difendere e della quale andiamo fieri e a testa alta,

NON ABBIAMO BISOGNO DI “FAVORI”, NON FACCIAMO COMPROMESSI, NÈ NELLA VITA PRIVATA, NÈ IN QUELLA PROFESSIONALE. LA NOSTRA ONESTÀ È TANGIBILE!!! IN 20 MESI DI AMMINISTRAZIONE ABBIAMO FATTO LA NOSTRA PARTE, CON FATICA, MA ONESTAMENTE. ADESSO TOCCA A VOI!!! NOSTRO COMPITO SARÀ QUELLO DI VIGILARE, AFFINCHÈ LA LEGALITÀ VENGA COSTANTEMENTE RISPETTATA IN OGNI SINGOLO ATTO E AZIONE POLITICA, COSÌ COME ABBIAMO SEMPRE FATTO NOI.

EX AMMINISTRAZIONE MARROCCO

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