GRAZZANISE – La Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania ha comunicato il provvedimento di assoluzione nei confronti del giovane ex sindaco Pietro Parente e della sua Giunta in merito ad un contenzioso accesosi per la realizzazione dei marciapiedi di Via Oberdan effettuati precedentemente alle elezioni amministrative del 2010. Si legge testualmente nel dispositivo che la Corte “rigetta l’azione nei confronti dei convenuti Pietro Parente, Giuseppe Conte, Vito Gravante e Salvatore Raimondo”. Pronunciandosi definitivamente sull’atto di citazione, la triade di magistrati – presieduta da Fiorenzo Santoro e di cui han fatto parte Gaetano Berretta, in qualità di consigliere, e Pasquale Fava, come primo referendario – ha però condannato i signori Enrico Parente (già primo cittadino e padre del giovane ex sindaco) e Luigi Pagano (responsabile Ufficio opere pubbliche) “a corrispondere al Comune di Grazzanise € 4.500,00 (€ 2.250,00 ciascuno), oltre interessi e rivalutazione monetaria nei sensi di cui in motivazione, nonché €300,00 atitolo di spese di giustizia (€ 150,00 ciascuno)”.
Apprese le motivazioni della sentenza esplicative della “camera di consiglio” tenutasi il 1° luglio 2014, l’ex assessore Vito Gravante ha naturalmente espresso viva soddisfazione, precisando: “La difesa da me proposta col supporto dell’avv. Salvatore Piccolo di Sparanise, peraltro già incaricato avverso lo scioglimento del Consiglio comunale di Grazzanise per infiltrazione davanti al TAR Lazio, è stata pienamente accolta dalla Corte e pertanto la c. d. “esimente politica” salva la giunta comunale ed il Sindaco Pietro Parente”. Occorre ancora ricordare che, durante il contenzioso relativo, per l’appunto, al rifacimento dei predetti marciapiedi – i cui lavori avvennero sulla base delle ordinanze nn. 43 e 57 del 2009, firmate dal sindaco dell’epoca, Enrico Parente padre di Pietro – era stato fatta rilevare l’ipotesi di insussistenza del danno al Comune di Grazzanise anche in ragione della disponibilità aggiuntiva di 15.000 euro. In proposito, lo stesso ex amministratore Gravante ha così spiegato: “I 15 mila euro di rinuncia alle indennità di carica si riferiscono a quelle della nuova giunta comunale composta da Pietro Parente, Salvatore Raimondo, Virgilio D’Abrosca, Vincenzo Morico, Giuseppe Conte e Vito Gravante”. Tali indennità “furono devolute, con delibera di Giunta e successiva ratifica consiliare, mentre l’opposizione abbandonava l’aula consiliare, sul capitolo inerente al pagamento dei suddetti marciapiedi”. In questi ed altri casi della vita, in genere, e della gestione politico-amministrativa, come si dice? Tutto è bene quel che finisce bene!
Raffaele Raimondo