Attacchi sconsiderati dalle pagine facebook alla Dda: preso di mira il sostituto procuratore Giovanni Conzo

Attacchi sconsiderati dalle pagine facebook alla Dda: preso di mira il sostituto procuratore Giovanni Conzo

PIGNATARO M. – Un incredibile attacco al valoroso pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottor Giovanni Conzo – uno degli uomini di punta, a livello nazionale, della battaglia anti-cosche – è stato pubblicato dal 12 luglio 2013 in poi sulla pagina Facebook del magliocchiano Pietro Ricciardi a firma di tale Nicola Del Vecchio. Quest’ultimo un soggetto che si permette di scrivere una frase del genere, a commento di un articolo dello stesso Pietro Ricciardi (grande capo della testata giornalistica online www.comunedipignataro.it) sull’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere relativa ai concorsi comunali: “Grande…….. tanti fatti che prima o poi qualcuno deve mettere insieme. La finanza che pare affermi essere esistito un complotto potrebbe raccogliere le varie circostanze di fatti facenti parte il complotto ed informare non il Buon Conso di cui onestamente ho niente fiducia ma altri Magistrati che amano la giustizia …….. e ce ne sono…………”.

Si, cari lettori, avete capito bene: a giudizio di tale Nicola Del Vecchio, il magistrato delle grandi inchieste anticamorra – anche sulla mafia pignatarese -, appunto il dottor Giovanni Conzo, non meriterebbe fiducia e addirittura non amerebbe la giustizia. E Pietro Ricciardi – che per volontà dell’allora sindaco Giorgio Magliocca è stato membro del consiglio d’amministrazione del carrozzone della raccolta dei rifiuti “Pignataro patrimonio srl”, carica molto ben retribuita – non solo non cancella il messaggio di Nicola Del Vecchio ma rincara la dose facendo finta di difendere il valoroso magistrato. “Conzo è un grande Magistrato – scrive il 12 luglio 2013 Pietro Ricciardi -. Il problema è che se vivi a 100km e qualcuno ti cuce un nell’abitino addosso, chi ti guarda da lontano non può che dire: ma guarda che vestito che ha quel tizio. Poi inizi a frequentare, a capire… E dici: ma vuoi vedere che il vestito non è suo? Che gli è stato cucito su misura? E indaghi, indaghi, fino a capire la realtà dei fatti… E Conzo vive di verità e giustizia… Più di chiunque altro”.

Non servono altre parole, da parte nostra, per sottolineare la gravità di un fatto del genere, nella città tristemente nota come la “Svizzera dei clan”, patria di cosche potenti e sanguinarie e di un ex sindaco (come Giorgio Magliocca, idolo di Pietro Ricciardi e di Nicola Del Vecchio) che alla vigilia delle elezioni comunali del 2002 si incontrò almeno tre volte con il boss mafioso Lello Lubrano. Diciamo solo che – esclusi Nicola Del Vecchio, Pietro Ricciardi e i loro sodali – crediamo di interpretare i sentimenti della Pignataro Maggiore onesta nell’esprimere la nostra piena solidarietà al dottor Giovanni Conzo per quanto ha fatto e sta facendo contro la camorra e contro la classe politica asservita alle cosche.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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