CASERTA – Nei giorni di preapertura dell’attività venatoria, fissati dal calendario venatorio della regione Campania nelle giornate del 02, 05 e 06 settembre 2020, le Stazioni Carabinieri Forestale dipendenti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta hanno effettuato diversi servizi mirati al contrasto degli illeciti in materia venatoria. In particolar modo è stato effettuato un servizio consorziato tra vari Reparti Forestali, sul versante sessano del Monte Massico, ove sono stati scoperti vari illeciti, sia di natura amministrativa che penale. Tale servizio ha portato al deferimento in stato di libertà di un soggetto, per caccia con mezzi non consentiti, con contestuale sequestro dell’arma, relativo munizionamento e del richiamo vietato, che all’atto dell’intervento dei militari era in funzione riproducendo il verso della quaglia “specie tra l’altro non cacciabile nei giorni di preapertura”.È stato inoltre effettuato un sequestro di un altro richiamo elettroacustico alimentato da un pannello solare, la contestazione di varie violazioni amministrative, per caccia in modalità diversa da quella consentita, mancata annotazione del tesserino regionale e mancata raccolta di bossoli, per un ammontare di 1800 euro.
Altre irregolarità amministrative sono state accertate dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Caserta e di Vairano Patenora.
Si evidenzia che la caccia nei giorni di preapertura è consentita solo ad alcune specie di volatili ben individuate nel calendario venatorio ed esclusivamente in forma da appostamento, non caccia vagante come riscontrato dai carabinieri forestali durante i controlli.
La caccia è così normata dalla legge 157/92 che regola il prelievo venatorio con modalità molto stringenti, differenziando la concessione del prelievo per specie e per tempi ben distinti. Nel corso delle operazioni è stato rinvenuto e sequestrato anche un fucile e delle cartucce clandestine.
Commenta con Facebook