Beni confiscati alla camorra, dopo Pignataro Maggiore scoppia un “caso Apeiron” pure a Santa Maria la Fossa – Grande attesa per la reazione dell’Amministrazione comunale fossatara, del consorzio “Agrorinasce” e della Prefettura di Caserta

Beni confiscati alla camorra, dopo Pignataro Maggiore scoppia un “caso Apeiron” pure a Santa Maria la Fossa – Grande attesa per la reazione dell’Amministrazione comunale fossatara, del consorzio “Agrorinasce” e della Prefettura di Caserta

SANTA MARIA LA FOSSA – Dopo quello di Pignataro Maggiore, scoppia un “caso Apeiron” pure a Santa Maria la Fossa dove alla cooperativa è stato assegnato un bene confiscato alla camorra. Come si legge, infatti, in un comunicato diffuso all’epoca “con verbale del CdA del 19/11/2019, la società consortile Agrorinasce Scrl, avendo verificato i requisiti di ammissibilità relativi alla verifica di tentativi di infiltrazione camorristica, di cui all’art. 5. del bando di gara, esaminata la documentazione presentata ed in particolare l’idea-progetto, esperienza/affidabilità documentata dagli interessati attraverso i propri curricula, aggiudica definitivamente alla cooperativa “Apeiron” , con sede in Pignataro Maggiore (CE) – SP 148 c/o “Bene confiscato 100 Moggi”, P. Iva 03478010618 pec: apeironcoop.soc@legalmail.it, la concessione della gestione di un terreno confiscato alla camorra in Santa Maria la Fossa Loc. Cammino.  Si comunica, altresì, che l’accesso agli atti di gara è ammesso nei giorni da Lunedì a Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la sede operativa di Agrorinasce sita in Casal di Principe, al Corso Umberto I° 882 c/o Università per la legalità e lo sviluppo. L’esito di gara è stato pubblicato sul sito di Agrorinasce. Casal di Principe, li 19/11/2019.IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE GARA f.to (dott. Giovanni Allucci)”.
Ora è arrivata anche a Santa Maria la Fossa la notizia che la cooperativa “Apeiron” ha firmato a Pignataro Maggiore due protocolli d’intesa (in materia di immigrazione) con l’ormai famosa associazione denominata “Gruppo sociale La Felicità” che fa riferimento ad Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano. Quest’ultimo (figlio del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano) è stato condannato in primo grado con il fratello Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri. Giuseppe e Gaetano Lubrano, inoltre, sono fratelli del defunto Raffaele Lubrano detto “Lello” (ucciso in un regolamento di conti dal “clan dei casalesi” il 14 novembre 2002), il boss mafioso con il quale Giorgio Magliocca, allora consigliere provinciale di An in carica, ebbe vari incontri alla vigilia delle elezioni amministrative di Pignataro Maggiore del 2002 in cui fu eletto sindaco per la prima volta. Arrestato l’11 marzo 2011 con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica, Giorgio Magliocca è stato assolto in via definitiva “perché il fatto non sussiste” e gli è stato riconosciuto un risarcimento per “ingiusta detenzione” di 90.000 Euro. Ma gli incontri di Giorgio Magliocca (attuale presidente della Provincia di Caserta e attuale commissario provinciale di Forza Italia) con il boss mafioso Lello Lubrano sono stati sempre confermati, in tutte le sedi, inoppugnabilmente. Presidente del “Gruppo sociale La Felicità” è Salvatore Sala, per gli amici (compresi Giuseppe e Gaetano Lubrano) “Salvo”; Angela Valente signora Lubrano ricopre la carica di segretario del sodalizio.
Della vicenda pignatarese ci siamo occupati in un articolo pubblicato in data 11 aprile 2020, con il titolo: “IL “CASO APEIRON” E’ UN’ALTRA BOMBA ATOMICA SOTTO IL SISTEMA MAGLIOCCA: LA COOPERATIVA CHE GESTISCE BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA A PIGNATARO MAGGIORE HA FIRMATO DUE PROTOCOLLI D’INTESA CON L’ASSOCIAZIONE DELLA MOGLIE DI GAETANO LUBRANO – LA “BENEDIZIONE” DEL SINDACO ALL’INSEGNA DELLA LEGALITA’ E DELL’ANTIMAFIA – NOSTRA INCHIESTA ESCLUSIVA”.
Riflettori puntati adesso sulla reazione dell’Amministrazione comunale di Santa Maria la Fossa, del Consorzio “Agrorinasce” e della Prefettura di Caserta. C’è grande attesa nell’opinione pubblica locale.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

Commenta con Facebook