Beni confiscati, la Regione Campania ha bocciato il Comune di Pignataro Maggiore. Sfumato il finanziamento di Palazzo Santa Lucia per la ristrutturazione di “Masseria Conte”

Beni confiscati, la Regione Campania ha bocciato il Comune di Pignataro Maggiore. Sfumato il finanziamento di Palazzo Santa Lucia per la ristrutturazione di “Masseria Conte”

PIGNATARO M. – La ristrutturazione di “Masseria Conte”, a meno di un investimento in solitaria del Comune di Pignataro Maggiore, rischia di essere ancora una volta rimandata alle calende greche. La struttura confiscata al clan Ligato, per la cui devastazione pare non siano mai state comminate le giuste pene e stabilite le precise responsabilità, infatti, era finita al centro di un progetto di riqualificazione da 175.759,14 euro, per il quale il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Girolamo Parente, aveva previsto una spesa di 115.759,14 euro da reperire dagli oneri di urbanizzazione riscossi dagli esattori dell’Ente di Palazzo Scorpio e 60mila euro da ottenere grazie alla partecipazione a un bando di finanziamento della Regione Campania.
Con la delibera numero 141 del 14 novembre 2019, la Giunta comunale aveva dato il proprio assenso alla partecipazione al bando di finanziamento riguardante i progetti di riutilizzo di beni confiscati attraverso lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione architettonica, previsto dal decreto dirigenziale regionale numero 47 del 27.09.2019. La Giunta Regionale della Campania, difatti, nell’ambito del “Piano strategico per i beni confiscati della Regione Campania” e del “Programma annuale degli interventi per la valorizzazione dei beni confiscati”, aveva deliberato la ripartizione delle risorse del “Fondo unico per i beni confiscati” stanziati per l’esercizio finanziario 2019, per un contributo massimo di 100mila euro.
Così anche l’Ente di via Municipio aveva risposto all’Avviso pubblico denominato “Legge Regionale del 16 aprile 2012, n. 7 e ss.mm.ii. Avviso pubblico a favore dei Comuni per il finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati” che, alla scadenza fissata per il 22/11/2019, ha visto la partecipazione di 24 comuni.
Con decreto numero 86 del 27 dicembre 2019 della Regione Campania, però, la dirigente responsabile, la dottoressa Simonetta de Gennaro, ha bocciato la richiesta dell’Ente pignatarese perché, avendo messo insieme appena 47 punti nella graduatoria finale, non ha ottenuto un punteggio uguale o superiore alla soglia minima stabilita dal decreto. A questo punto, non resta che attendere in un futuro non troppo lontano una diversa strategia amministrativa finalizzata a riqualificare seriamente il bene.

Leggi il decreto: beni confiscati

Red. Pol.

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