Beni confiscati, Minieri interviene in merito alla sinergia tra l’Amministrazione e Borrelli

Beni confiscati, Minieri interviene in merito alla sinergia tra l’Amministrazione e Borrelli

PIGNATARO M. – La neonata sinergia tra l’ex assessore Baldo Borrelli e l’attuale Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, in merito alla gestione dei beni confiscati (leggi qui), suscita le prime reazioni. Il giornalista Salvatore Minieri, autore di dirimenti servizi sulla scottante tematica, interviene per mettere in rilievo la singolarità di questo nuovo connubio. Borrelli, infatti, faceva parte della seconda Giunta comunale guidata dall’ex sindaco Giorgio Magliocca, finito sottoprocesso proprio per i rapporti con i clan locali e per la cattiva gestione dei beni confiscati. Inoltre, fu proprio l’attuale primo cittadino Raimondo Cuccaro – allora capogruppo consiliare di minoranza – a denunciare il mancato riutilizzo dei beni dei clan da parte di quella Amministrazione. Ecco che cosa dice Minieri sulla vicenda:  

Il 4 luglio del 2013 (!!!) io, il collega Enzo Palmesano e lo scrittore Sergio Nazzaro, proponemmo all’Amministrazione di Pignataro Maggiore, nel corso di una seduta consiliare straordinaria e aperta, di fondare una cooperativa sui terreni confiscati alla camorra per dare lavoro ai pignataresi. Contestualmente io proposi anche di avere in gestione degli uffici, situati nei beni sottratti alle consorterie criminali locali, per dare vita a un Osservatorio sulla Legalità che potesse interagire con le Istituzioni territoriali, al fine di monitorare ogni recrudescenza della camorra sui nostri Comuni.

Le nostre proposte, tra frasi di circostanza e un malcelato disinteresse degli amministratori, sono state riposte nel più polveroso dei cassetti.

Ma da qualche giorno, la stessa Amministrazione di Pignataro, ha deciso di realizzare una fumosa cooperativa in sinergia con un personaggio finito in un’inchiesta per appalti truccati e finti corsi di formazione. Lo stesso soggetto è stato elemento di spicco di un’Amministrazione pesantemente coinvolta in questioni di camorra per effetto dell’arresto dell’allora sindaco (al quale è stata contestata la correità, con l’aggravante camorristica, nella mancata riqualificazione dei beni confiscati al clan Ligato-Lubrano).

L’inchiesta scaturiva da nostre indagini giornalistiche e da esposti siglati dalla stesso gruppo politico che oggi si avvale della collaborazione di chi era finito nelle maglie di quella clamorosa indagine.

Salvatore Minieri

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