Biopower 2: rinviato a giudizio anche l’ex vicesindaco Mazzuoccolo. Per lui l’imputazione di turbativa d’asta

Biopower 2: rinviato a giudizio anche l’ex vicesindaco Mazzuoccolo. Per lui l’imputazione di turbativa d’asta
Piergiorgio Mazzuoccolo

PIGNATARO M. – Dopo un travagliato e lungo percorso giudiziario, ostacolato da ritardi e intoppi formali, si è conclusa ieri (19 giugno) l’udienza preliminare che vedeva imputato l’ex vicesindaco Piergiorgio Mazzuoccolo, nell’ambito del procedimento ribattezzato Biopower 2. Il Gup Marcello De Chiara ha rinviato a giudizio l’attuale Consigliere comunale di minoranza con l’accusa di turbativa d’asta. La prima udienza a suo carico è stata fissata per mercoledì 6 novembre 2013 davanti al giudice della Seconda sezione penale, dottoressa Chiara Di Benedetto.

All’udienza di ieri erano presenti, oltre al pm, l’avvocato Luciano Polizzi – in rappresentanza del Comune di Pignataro Maggiore, che si è costituito parte civile – e il difensore di Mazzuoccolo, l’avvocato Mauro Iodice. Quest’ultimo, dopo l’intervento dell’accusa e della parte civile nell’udienza del 6 febbraio, ha scandagliato la natura delle imputazioni, per cercare di alleggerire la posizione dell’esponente pignatarese dell’Udc. Di fronte alle accuse di turbativa d’asta, truffa aggravata e falso ideologico, formulate dal pm titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Maurizio Giordano, Iodice è riuscito soltanto in parte a dimostrare l’estraneità ai fatti del suo assistito. Il Giudice, infatti, sentite le parti, ha rinviato a giudizio l’ex vicesindaco soltanto per l’accusa di turbativa d’asta.

L’ex vicesindaco, raggiunto da un provvedimento restrittivo il 14 aprile del 2010, è accusato di aver turbato la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di vigilanza notturna e di manutenzione dell’area, degli automezzi e delle attrezzature dislocate nel depuratore comunale di Pignataro Maggiore, realizzando solo apparentemente una gara (alla quale partecipavano la “Securitas” di Colaprete Adriano, la “Pro.Ter srl” amministrata da Francesco D’Alonzo, ex consigliere comunale che fu colpito dagli arresti domiciliari, e la “Eagle srl”, amministrata da Giuseppe Santonastaso ma in realtà riconducibile a Francesco D’Alonzo e a Tiziano Maria Giaquinto, pure lui raggiunto da ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari) ed orientando l’aggiudicazione in favore della “Eagle srl”.

Red. cro.

Commenta con Facebook